TASSULLO (TN), S. Vigilio

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Dati

Topografia

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Nazione Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
Comune Tassullo
C.A.P. 38010
Indirizzo/Località Via di S. Vigilio
Toponimo
Proprietario
Vincoli
Riferimenti cartografici
Particella catastale
Latitudine 46.334929
Longitudine 11.052017
Altitudine


Fonti storiche e identificazione

Fonti storico-epigrafiche

La prima attestazione scritta della chiesa risale al 1488 (Negri 1910, p. 64), mentre nel 1495 è documentata la realizzazione della decorazione pittorica dell’area absidale.

Bibliografia

C. AMANTE SIMONI, Schede di archeologia longobarda in Italia. Trentino, “Studi Medievali”, XXV (1984), pp. 901-955.

E. BUCHI, Nuove testimonianze degli Anauni, “Studi Trentini di Scienze Storiche. Sezione seconda”, LIX (1980), pp. 85-97.

L. CAMPI, Le chiese di Tassullo e di Cles nella naunia dedicate a S. Vigilio, in Per il XV centenario della morte di S. Vigilio vescovo e martire. Scritti di storia e d’arte, Trento 1905, pp. 245-269.

G. CIURLETTI, M. BERSANI, G. RIZZI, N. PISU, S. ZAMBONI, Catalogo delle chiese del Trentino. d14 Tassullo, S. Vigilio, in H.R. SENNHAUSER (hrsg.), Frühe Kirchen im östlichen Alpengebiet von der Spätantike bis in ottonische Zeit, I, München 2003, pp. 386-388.

G. CRISTOFORETTI, La visita pastorale del cardinale Bernardo Clesio alla diocesi di Trento 1537-1538, Bologna 1989.

F. NEGRI, Memorie della parrocchia e dei parroci di Tassullo, Trento 1910.

R. NOLL, Ein Reliquiar aus Sanzeno im Nonsberg und das frühe Christentum im Trentino, “Anzeiger der Österreichischen Akademie der Wissenschaften in Wien”, 109 (1973), pp. 320-337.

P. ORSI, La topografia del Trentino in età romana, Rovereto (Tn) 1880.

R. PANCHERI, Tassullo. La chiesa di San Vigilio a Tassullo e il suo altare a portelle, Tassullo (Tn) 2006.

G.B. STOFFELLA DALLA CROCE, Viaggio antiquario per la Valle di non fatto nell’autunno 1827, in J. GALVAGNI (a cura di), Florilegio scientifico- storico-letterario del Tirolo italiano, Padova 1856, pp. 353-378.

Conservazione

In alzato

Intitolazione attuale

S. Vigilio

Intitolazione storica

S. Vigilio

Diocesi attuale

Trento


Contesto Insediativo

Descrizione

L’edificio sacro sorge lungo la strada che, provenendo dalle valli Giudicarie, attraversa Campodenno, Flavon, Nanno, Rallo raggiungendo infine Cles, collegando la stessa Tassullo alla frazione di Campo. Strada in passato conosciuta anche come “via imperiale” e ritenuta di età romana dalla tradizione popolare.

Strutture precedenti

In letteratura sono presenti poche e confuse notizie relative alla presenza nell’area di S. Vigilio di tombe, genericamente attribuite all’età romana, caratterizzate da struttura in ciottoli e laterizi, di cui alcuni con bollo di Arren(nius) Maurian(nus) (Stoffella dalla Croce 1856, p. 363; Orsi 1880, p. 38; Buchi 1980, p. 37).


Funzione

Funzione dell'edificio

Funeraria (?)


Galleria di immagini

Informazioni generali

Descrizione Nel XV secolo la chiesa fu ricostruita nelle forme attuali, a navata unica con abside poligonale (dimensioni: 21 x 9 m). L’altare maggiore è probabilmente frutto di un assemblaggio di fine XV secolo reimpiegando materiali lapidei preesistenti: due mense d’altare di età altomedievale sostenevano due lastre lapidee di probabile età romanica. I fianchi sono decorati da motivi floreali in rosso e giallo entro cornice policroma (Ciurletti et al. 2003, p. 388; Pancheri 2006, pp. 47-69). Aa N dell’abside sono stati messi in luce alcuni tratti murari pertinenti a un edificio a destinazione funeraria, al cui interno erano presenti cinque tombe, tre a cassa murata e due probabilmente a sarcofago, di cui in situ sono rimaste solo le lastre di fondo, tutte prive di corredo (Ciurletti et al. 2003, p. 387). Le analisi radiometriche sui resti ossei hanno restituito un excursus cronologico che va dal VII agli inizi del XVII secolo, ad indicare un uso particolarmente prolungato del cimitero.

Articolazione in sequenze

ELEMENTI DECONTESTUALIZZATI

Lista degli oggetti

Un probabile elemento di età paleocristiana/altomedievale è costituito dalla mensa d’altare reimpiegata nell’altare maggiore. Nell’altare era conservata un’urna in calcare a forma di sarcofago con acroteri laterali con capsella argentea a base rettangolare e coperchio di forma troncoconica (Noll 1973, pp. 330-331; Amante Simoni 1984, p. 19). Assai problematica è la datazione del reliquiario: tradizionalmente attribuito all’età paleocristiana per confronti con altri manufatti dello stesso tipo (Noll 1973, pp. 330-331), più recentemente tuttavia, almeno per l’urna, è stata proposta una datazione posteriore, relativa all’età post-longobarda (cfr. Pancheri 2006, p. 38).


Interpretazione

Datazione e giustificazione critica

Le indagini archeologiche all'esterno dell'edificio hanno messo in luce una fase precedente alla costruzione attuale, che mostrano un utilizzo funerario almeno dall'età tardoantica-altomedievale, con inumazioni in sarcofago e in cassa murata coperte da laterizio, a cui era forse pertinente un edificio a carattere funerario. Questa costruzione, in un momento non precisato ma forse già con la prima fase di vita della necropoli oppure in un momento successivo, potrebbe aver svolto anche una funzione devozionale, come sembrerebbe dimostrare la presenza della mensa d’altare e del reliquiario databili all’alto medioevo (Ciurletti et al. 2003, p. 388). Si ricordi però che sulla base delle testimonianze archivistiche disponibili, la presenza di una chiesa dedicata al vescovo di Trento a Tassullo è certa solamente a partire dalla fine del XV secolo. EmptyData.png EmptyData.png


Altre Informazioni

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Informazioni sulla pubblicazione

Data 2020/01/21
Autore scheda informatica Careuser Scheda Personale
Autore scheda cartacea Katia Lenzi
Stato di avanzamento della scheda 5. Scheda Verificata
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