MANERBA DEL GARDA (BS), S. Maria
Dati
Topografia{{#display_map:45.563513,10.545857|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
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Regione | Lombardia |
Provincia | Brescia |
Comune | Manerba del Garda |
C.A.P. | 25080 |
Indirizzo/Località | Strada Provinciale 39 |
Toponimo | Pieve Vecchia |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 45.563513 |
Longitudine | 10.545857 |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
La prima attestazione della pieve è nella bolla del papa Eugenio III, emessa nel 1145, che conferma al vescovo di Verona, la “plebs de Teneri cum capellis” (Brogiolo 1971).
Fonti archeologiche
Due campagne di scavo nel 1977 e nel 1979 (Carver, Massa, Brogiolo 1982); studio stratigrafico degli edifici nel 2003 (Brogiolo et al. 2004); un più recente scavo della Soprintendenza nell’adiacente antica canonica (scavo ancora inedito).
Bibliografia
G.P. BROGIOLO, La pieve di Valtenesi. Studio su documenti tratti dagli archivi locali, "Memorie della Valtenesi", 1 (1971), pp. 3-60.
G.P. BROGIOLO, M. IBSEN, V. GHEROLDI, L. PROSPERO, F. STRUZZI, La sequenza della Pieve di Manerba (BS). Un approccio interdisciplinare, “Archeologia dell’architettura”, VIII (2003), pp. 29-51.
M.O.H. CARVER, S. MASSA, G.P. BROGIOLO, Sequenza insediativa romana e altomedievale alla Pieve di Manerba (BS), "Archeologia medievale", IX (1982), pp. 237-298.
Conservazione
In alzato
Intitolazione attuale
S. Maria
Contesto Insediativo
Descrizione
A Manerba del Garda le testimonianze di età romana comprendono un tempio sulla sommità della Rocca, alcuni edifici sul versante occidentale della Rocca, collegati ad una necropoli in uso dall'età augustea al VI secolo. Alla Pieve di Manerba sono stati effettuati ritrovamenti fortuiti nel 1931 (tombe alla cappuccina a N della Pieve) e dopo la seconda guerra mondiale (un’epigrafe CIL, V 4439 = IB 245).
Strutture precedenti
Presso la Pieve è stata rinvenuta una villa romana e alcuni reperti sporadici collegati ad un uso agricolo del suolo. Dopo la fine della villa, tra V e VII secolo è stata documentata una fase di occupazione con strutture povere, tra cui una casa seminterrata in muratura legata da argilla.
Funzione
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | Il complesso plebano, non lontano dalla riva del lago, comprendeva la chiesa di S. Maria con l’annessa canonica a S, un’ampia area cimiteriali sugli altri lati e la cappella di S. Siro, ad una cinquantina di metri a S della chiesa. La chiesa plebana, orientata ad E, ha un impianto a tre navate, separate da pilastri rettangolari, con una grane abside centrale scandita da lesene piatte, datata attorno al Mille. L'interno non è stato interessato da scavi. Una sequenza è stata proposta sulla base dell’analisi stratigrafica degli elevati (Brogiolo et al. 2004), anche se la datazione non è precisa. Tra XIII e XIV secolo vennero aperte le arcate di collegamento della navata centrale con gli annessi laterali, adottando una tecnica muraria in opera quadrata in conci di rosso ammonitico e Botticino, sia nei pilastri sia in un nuovo arco trionfale addossato al precedente. Nel XV-XVI secolo vennero realizzate le volte a crociera, la sacrestia, trasformazioni negli annessi residenziali e l’imponente campanile antistante la chiesa. |
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Articolazione in sequenze
Sequenza I
Periodo I | |
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Architettura | |
Tipologia planimetricaA navata unica con una profonda abside semicircolare Dimensioni10,25 x 20 m (coinciderebbe in gran parte con l'attuale navata centrale) | |
Materiali e tecniche costruttive | |
Altri elementi strutturali e architettoniciNell'abside tre finestre ad arco a tutto sesto (1,50 x 0,81 m). Nel perimetrale nord si notano quattro grandi monofore, ora tamponate, con arco a tutto sesto (1,35 x 0,75 m) all’altezza di 7,60 m da terra. | |
Installazioni liturgiche | |
RecinzioniAd età altomedievale datano alcuni frammenti di recinzione presbiteriale in pietra. Nella finestra centrale si conservano i resti di una transenna che ha confronti tra la tarda antichità e il IX secolo. | |
Sepolture | |
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Iscrizioni | |
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Datazione e giustificazion | |
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Sequenza II
Periodo II | |
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Architettura | |
Articolazione e annessiA questo edificio venne addossata, sul fianco meridionale, una seconda aula terminante con una piccola abside a sesto ribassato costruita in blocchetti di tufo e laterizi romani alternati. Le due aule erano collegate, in prossimità del presbiterio, da una grande arcata a tutto sesto. | |
Materiali e tecniche costruttive | |
Decorazioni applicate alle murature e alla costruzioneAll’inizio del XII secolo data la stesura, nel presbiterio, di una affresco con la Maiestas Domini del catino absidale, figure di santi nella fascia centrale e scene di martirio con iscrizioni nel velario. In seguito, la parete sud della navata centrale venne affrescata con il martirio di s. Orsola: entro una città murata e presidiata da soldati, si riconosce la figura di Attila in trono che ordina l’uccisione della giovane donna e del suo sposo. | |
Installazioni liturgiche | |
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Sepolture | |
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Iscrizioni | |
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Datazione e giustificazion | |
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ELEMENTI DECONTESTUALIZZATI
Lista degli oggetti
Transenna riutilizzata in una finestra.
Interpretazione
Altre Informazioni
Informazioni sulla pubblicazione
Data | 2020/01/28 |
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Autore scheda informatica | Careuser Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Gian Pietro Brogiolo |
Stato di avanzamento della scheda | 4. Scheda non Verificata |
Affidabilità della scheda | {{#paper_quality:0. Media}} |