CAMPESE (VI), S. Martino
Dati
Topografia{{#display_map:45.8023510,11.7079123|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
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Regione | Veneto |
Provincia | Vicenza |
Comune | Bassano del Grappa |
C.A.P. | 36061 |
Indirizzo/Località | |
Toponimo | |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 45.8023510 |
Longitudine | 11.7079123 |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
La prima menzione documentaria di San Martino è piuttosto tarda, risale al 1173 ed attesta l’esistenza della chiesa nel 1117: l’atto riferisce una controversia sorta tra il monastero benedettino di Santa Croce e la pieve di Santa Giustina di Solagna in merito alla giurisdizione sul territorio di Camposion o Campese e al diritto di riscossione del quartese delle decime (Verci 1779, docc. 11-15, 18, 21, 22; Canova Dal Zio 1986, pp. 154-155). Le testimonianze ascoltate stabilirono come ante maiorem terrremotum (1117), la cappella di S. Martino fosse soggetta alla pieve di S. Biagio di Angarano (Bassano del Grappa)
Fonti archeologiche
Rilievo e analisi stratigrafica degli alzati sono stati eseguiti nel 1994. Nel settembre 1996 la chiesa fu interessata da uno scavo archeologico (Paganotto 2004).
Bibliografia
R. CANOVA DAL ZIO, Le chiese delle Tre Venezie anteriori al Mille, Padova 1986, pp. 154-155.
A. CHEMIN, Storia del territorio, Verona 1995, pp. 74-93.
A. CHEMIN, San Martino di Campese, gli ultimi ritrovamenti, “Il Merlino” 1 (20 dicembre 1996), pp. 6-7.
M. FERRERO, Chiese biabsidate del territorio vicentino, “Progetto Restauro. Trimestrale per la tutela dei Beni Culturali”, VIII (2001), 17, pp. 39-47, in part. pp. 40-43.
P. GIOS, L’attività pastorale del vescovo Pietro Barozzi, Padova 1977.
P. PAGANOTTO, Alcuni casi significativi, in E. PETTENO' (a cura di), Nelle campagne della Rosa. Dieci anni di ricerche archeologiche a Rosà, Bassano 2004, pp. 52-57.
G.B. VERCI, Storia degli Ecelini. III, Codice diplomatico eceliniano, Bassano 1779.
Conservazione
Sopravvive in alzato nella forma cinquecentesca.
Intitolazione attuale
S. Martino
Diocesi attuale
Padova
Contesto Insediativo
Descrizione
La chiesa di S. Martino di Campese sorge isolata su un conoide, alla destra orografica del Brenta ed in corrispondenza della Valle di San Martin, che collega direttamente l’abitato di Campese con l’alta valle del torrente Silan.
Strutture precedenti
La chiesa fu costruita su un'area cimiteriale romana.
Funzione
Funzione dell'edificio
Funeraria (?), poi battesimale
Descrizione
Nel 1196 la chiesa ricevette il fonte battesimale, trasferito successivamente (1527) alla chiesa di S. Croce del convento benedettino di Campese (Chemin 1995).
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | L'ipotesi di fondazione altomedievale della chiesa trova sostegno non nelle fonti scritte, ma da alcuni indizi derivanti dagli scavi archeologici eseguiti nel 1996. In particolare, la tipologia e posizione di alcune sepolture contenenti qualche elemento di corredo databile all'età tardoantica/altomedievale. Tali sepolture fanno propendere per una funzione originaria di oratorio funerario. Nel 1488 la chiesa di S. Martino era dotata di due absidi. L’impianto quattrocentesco, quale risulta dal verbale della visita pastorale del Barozzi (Gios 1977) aveva, infatti, due altari che, addossati sulla parete orientale, furono demoliti, per ordine vescovile, dopo il 1581. La sistemazione biabsidata è forse da riferire al XII secolo, in concomitanza con l'acquisizione della funzione battesimale. A fine Cinquecento venne invece costruita un’abside di forma semicircolare, sporgente verso l’esterno ed atta ad ospitare un solo altare. Il rilievo e l’analisi stratigrafica delle strutture in elevato, eseguiti nel 1994, hanno identificato tracce della terminazione biabsidata: il muro orientale ha uno spessore pari al doppio di quello delle altre mura portanti; due finestrelle, ora tamponate, forse illuminavano le due absidiole semicircolari ricavate all’interno del muro e destinate ad accogliere i due altari documentati alla fine del Quattrocento. |
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Articolazione in sequenze
Sequenza I
Periodo I | |
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Architettura | |
Tipologia planimetricaAula unica rettangolare | |
Materiali e tecniche costruttive | |
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Installazioni liturgiche | |
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Sepolture | |
Posizione e relazione con l'edificioLa chiesa ospitava tre sepolture. Le tre sepolture erano allineate lungo l’antico perimetrale occidentale ed avevano orientamento E-W. StruttureLe sepolture, due a cassa litica ed una alla cappuccina, sono state rinvenute in cattivo stato di conservazione, sconvolte e distrutte nella parte superiore dalle successive attività di cantiere. La deposizione collocata in prossimità dell’angolo SW, chiusa da una lastra monolitica e definita da muretti laterali, conteneva pochi elementi di corredo genericamente attribuibili ad età tardoantica/altomedievale (Paganotto 2004, p. 53). | |
Iscrizioni | |
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Datazione e giustificazion | |
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Sequenza II
Periodo II | |
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Architettura | |
Tipologia planimetricaAula unica rettangolare | |
Materiali e tecniche costruttive | |
Tipologia di interventoForse modifica nella zona absidale con construzione di due absidi, in concomitanza con assunzione del fonte battesimale nel XII secolo. Non è tuttavia da escludere che analoga planimetria abbia avuto anche l'edificio primitivo, altomedievale (Paganotto 2004, p. 53). | |
Installazioni liturgiche | |
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Sepolture | |
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Iscrizioni | |
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Datazione e giustificazion | |
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Interpretazione
Datazione e giustificazione critica
L’ipotesi della fondazione della chiesa nel corso dell’alto Medioevo non trova sostegno nelle fonti testuali che forniscono come terminus ante quem l’inizio del XII secolo (1117); può essere, tuttavia, ragionevolmente formulata per la tipologia e la disposizione delle sepolture e per gli elementi di corredo recuperati in una di esse.
Interpretazione
La chiesa sarebbe stata fondata come mausoleo od oratorio funerario (con o senza absidi); l’assunzione del fonte battesimale, nel XII secolo, avrebbe coinciso con alcune modifiche strutturali e forse con la risistemazione dell’area presbiteriale e la costruzione delle due absidi.
Altre Informazioni
Informazioni sulla pubblicazione
Data | febbraio 27, 2014 |
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Autore scheda informatica | Careuser Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Annalisa Colecchia |
Stato di avanzamento della scheda | 5. Scheda Verificata |
Affidabilità della scheda | {{#paper_quality:1. Affidabile}} |