BOLOGNA, S. Giovanni in Monte

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Dati

Topografia

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Nazione Italia
Regione Emilia Romagna
Provincia Città Metropolitana di Bologna
Comune Bologna
C.A.P. 40124
Indirizzo/Località p.za San Giovanni in Monte1/2
Toponimo In monte Oliveto
Proprietario Diocesi di Bologna
Vincoli Soprintendenza dei Beni Archeologici e Architettonici della città metropolitana di Bologna e delle provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
Riferimenti cartografici
Particella catastale
Latitudine 44.49082
Longitudine 11.34847
Altitudine


Fonti storiche e identificazione

Fonti storico-epigrafiche

Pergamena del 959 (G. CENCETTI, Le carte bolognesi del secolo X, in "L'Archiginnasio" XXIX 1933, n°20; Carta del 1017 20 luglio (Le carte bolognesi del secolo XI, a cura di G. FEO, Roma 2001, n°20). La chiesa e il complesso di San Giovanni in Monte a Bologna tra storia, arte e archeologia, a cura di M.T. GUAITOLI, P. PORTA, in OCNUS 24, 2016, pp. 109-183. Vita Sancti Petroni episcopi et confessoris, Passionario di Santo Stefano, Biblioteca Universitaria di Bologna, Ms. 1473 (Avanzato XII secolo).

Fonti archeologiche

Rinvenimento nel sito della chiesa e del monastero nel 1947 di alcuni blocchi di pietra lavorata di età incerta (A. RAULE, La chiesa parrocchiale di San Giovanni in Monte, in A. RAULE, G. RIVANI, M. MARAGI (a cura di), La chiesa parrocchiale di San Giovanni in Monte, Bologna s.d., p. 10). Altri sondaggi sono stati realizzati tra gli anni 1994 e 2000 nel settore meridionale dell'annesso monastero (R. CURINA, San Giovanni in Monte: archeologia e storia in OCNUS 24, 2016, pp. 131-140; M.T. GUAITOLI, La chiesa e il convento: gli sviluppi architettonici attraverso l'indagine archeologica e quella delle fonti, in OCNUS 24, 2016, pp. 141-152).

Bibliografia

P. PORTA, San Giovanni in Monte, in F. BOCCHI, IL DUECENTO, in BOLOGNA II, Atlante Storico delle città italiane. Emilia Romagna, Bologna 1995, p. 166; P. PORTA, Pietre sacre di Bologna romanica: alcune considerazioni, in G. FEO, S. ROVERSI MONACO (a cura di) Bologna e il secolo XI. Storia, cultura, economia, istituzioni, diritto, , Bologna 2011, pp. 41-77; P. Porta, Antichi reliquiari scompari o poco noti a Bologna, in Oro Sacro. Aspetti religiosi ed economici da Atene a Bisanzio, Ornamenta 5, a cura di I. Baldini, A. L. Morelli, Bologna 2014, pp. 239-257. S. CREMONINI, Contesto geologico e caratteri stratigrafici interni del rilievo urbano di San Giovanni in Monte, in OCNUS 24, 2016, pp. 111-119; P. PORTA, San Giovanni in Monte tra storia e leggenda, OCNUS 24, 2016, pp. 121-130; R. CURINA, San Giovanni in Monte: archeologia e storia in OCNUS 24, 2016, pp. 131-140; M.T. GUAITOLI, La chiesa e il convento: gli sviluppi architettonici attraverso l'indagine archeologica e quella delle fonti, in OCNUS 24, 2016, pp. 141-152; A. FIORINI, La chiesa e il monastero di San Giovanni in Monte. Analisi archeologica degli elevati. Primi risultati di una ricerca in corso, in OCNUS 24, 2016, pp. 153-160; S. DEGLI ESPOSTI, I rinvenimenti ceramici medievali e post-medievali, uno studio preliminare, in OCNUS 24, 2016, pp. 161-172; F. BOSCHI, Appendice A. Prospezioni georadar nella chiesa di San Giovanni in Monte, in OCNUS 24, 2016, pp. 173-174.

Documentazione grafica e fotografica

Una completa documentazione grafica e fotografica è reperibile in Atlante Storico delle città italiane. Emilia Romagna, Bologna 1995 e in OCNUS 24, 2016.

Conservazione

La chiesa di supposte origini anteriori al Mille in avanzato XIII secolo fu restaurata e ampliata a croce greca con aggiunta del campanile. Agli inizi del XV secolo ebbero inizio nuovi lavori di rifacimento e di ampliamento verso la facciata che si protrassero nel tempo. Si costruirono le cappelle laterali e la cupola che diedero all'edificio l'aspetto attuale. Il protiro di età cinquecentesca inquadra il portale della facciata, la cui lunetta è ornata da un’aquila in terracotta, opera di Nicolò dell'Arca, simbolo dell'evangelista. L' interno è a tre navate, al centro è posta una croce su colonna altomedievale nella quale la tradizione riconosce l'unico resto superstite della chiesa antica. L'adiacente convento, ristrutturato con chiostri cinquecenteschi da Terribilia, che ha ospitato in passato le carceri bolognesi è oggi sede universitaria.

Intitolazione attuale

San Giovanni in Monte

Intitolazione storica

San Giovanni Evangelista in monte Oliveto

Diocesi attuale

Arcidiocesi di Bologna

Diocesi storica

Diocesi di Bologna


Contesto Insediativo

Descrizione

La chiesa e il monastero di San Giovanni in Monte sorge in posizione centrale rispetto all'abitato attuale ma decentrato rispetto a quello antico, ma situato in prossimità di un importante via di comunicazione riconosciuta come elemento di collegamento tra città e suburbio (attuali Strada Maggiore/via Aemilia e via Santo Stefano).

Strutture precedenti

Secondo la leggenda di avanzato XII secolo (Vita Sancti Petroni episcopi et confessoris, Passionario di Santo Stefano, Biblioteca Universitaria di Bologna, Ms. 1473; F. LANZONI, San Petronio vescovo di Bologna nella storia e nella leggenda, Roma 1907.) la chiesa sarebbe stata eretta dal vescovo bolognese Petronio (prima metà V secolo) che avrebbe riprodotto in questo settore orientale di Bononia antica i luoghi santi di Gerusalemme. Su un colle appositamente innalzato avrebbe eretto una chiesa a ricordo dell'Ascensione di Cristo sul Monte degli Ulivi. Di questa costruzione petroniana non resta traccia.

Abitato contemporaneo

Di questo edificio i resti più antichi risalgono al Medioevo.


Funzione

Funzione dell'edificio

Chiesa parrocchiale.

Complessi architettonici

Chiesa e monastero, quest'ultimo oggi è sede universitaria.

Galleria di immagini

Informazioni generali

Descrizione Secondo la leggenda di avanzato XII secolo (Vita Sancti Petroni episcopi et confessoris, Passionario di Santo Stefano, Ms. 1473; LANZONI 1907) la chiesa sarebbe stata eretta dal vescovo bolognese Petronio (prima metà V secolo) che avrebbe riprodotto in questo settore orientale di Bononia antica i luoghi della passione di Cristo a Gerusalemme. In particolare, la chiesa del Santo Sepolcro nel vicino complesso monastico di Santo Stefano e su un'altura vicina un sacello a ricordo dell'Ascensione di Cristo sul Monte degli Ulivi, San Giovanni in monte Oliveto. La chiesa sorse in un quadrante del suburbio orientale della città emergente sul territorio, nella Tarda Antichità fuori dalle mura di Selenite e di rilievo fin dall'età romana se non prima (PORTA 2016. p. 122). La leggenda continua precisando che l'edificio petroniano aveva al centro un atrio circondato da un giro di colonne di marmo pregiato ed era preceduto da un vestibolo. Gli edifici erano affrescati: questa è la prima testimonianza di decorazione pittorica in una chiesa bolognese. Di età antica si segnalano solo grandi blocchi di pietra lavorata rinvenuti nel 1947 (CURINA 2016, p. 134), forse appartenuti a una monumentale struttura pubblica che qui sorgeva. E' solo un'ipotesi che la chiesa menzionata nel 1017 fosse il rifacimento di un edificio più antico. San Giovanni in Monte medievale, di origine benedettina, di proprietà della ricca famiglia Clarissimi fu ceduta nel 1118, con annesso cimitero, ai canonici lateranensi del cenobio di San Vittore (PORTA 2016, p. 127). La chiesa in avanzato XIII secolo fu restaurata e ampliata a croce greca con aggiunta del campanile. Agli inizi del XV secolo ebbero inizio nuovi lavori di rifacimento e di ampliamento verso la facciata che si protrassero nel tempo. Si costruirono le cappelle laterali e la cupola che diedero all'edificio l'aspetto attuale. Il protiro di età cinquecentesca inquadra il portale della facciata, la cui lunetta è ornata da un’aquila in terracotta, opera di Nicolò dell'Arca, simbolo dell'evangelista. L' interno è a tre navate, al centro è posta una croce su colonna altomedievale nella quale la tradizione riconosce l'unico resto superstite della chiesa antica. L'adiacente convento, ristrutturato con chiostri cinquecenteschi da Terribilia, che ha ospitato in passato le carceri bolognesi è oggi sede universitaria.

Articolazione in sequenze

ELEMENTI DECONTESTUALIZZATI

Lista degli oggetti

Al centro della navata maggiore della chiesa si conserva una colonna innestata su un tronco di colonna in marmo greco non pertinente, a sua volta impostata su un imponente capitello corinzio di età post-siriana (I sec. a.C.), capovolto per motivi statici più che simbolici come comunemente affermato. E' questa la croce monumentale lapidea più antica tra quelle conservate a Bologna e nel Bolognese. La croce decorata su entrambi i lati reca un motivo a girandola floreale, una colomba che becca un grappolo d'uva e un'iscrizione che ricorda il vescovo Vitale attivo tra il 789 e l' 814 e citato nel Placito Renano tenuto da Carlo Magno nell'anno 801 (PORTA 2016, p. 129). Sulla colonna, dietro la figura del cinquecentesco Cristo ligneo, si legge un'altra breve iscrizione che ricorda l'operato del sacerdote Barbatus. Barbato è anche il nome ricordato con i re longobardi Liutprando e Ilprando sul "catino di Pilato" in Santo Stefano: forse è lo stesso personaggio attivo in due diversi momenti con due diverse cariche (PORTA 2011, pp.41 e ss; PORTA 2016, pp. 127-130). Resti murari di età medievale e rinascimentale sono stati rinvenuti nel seminterrato del complesso conventuale (GUAITOLI 2016, pp. 142 ss.).


Interpretazione

Datazione e giustificazione critica

In mancanza di dati certi e a fronte di ipotesi prive di riscontro non è possibile un discorso coerente prima dell'anno Mille. EmptyData.png EmptyData.png


Altre Informazioni

Osservazioni

Il tesoro della chiesa conserva un reliquiario gotico (1413) detto di San Giovanni Evangelista, entro il quale è incapsulata una coppa emisferica in legno di noce montata a calice su un alto fusto che riprende modelli frequenti nel XV secolo. La modesta coppa reca intorno al bordo una cerchiatura forse in argento ornata da un tralcio ondulato con foglie a palmetta e piccole figure zoomorfe che apparentemente sembrerebbe di età medio bizantina. (Porta 2014, pp. 249-250.) EmptyData.png


Informazioni sulla pubblicazione

Data 2020/09/20
Autore scheda informatica Paola Porta Scheda Personale
Autore scheda cartacea Arianna Gaspari
Stato di avanzamento della scheda 1. In corso di compilazione
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