VARONE (TN), S. Maria del Pernone
Dati
Topografia{{#display_map:45.903658,10.839500|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
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Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Comune | Riva del Garda |
C.A.P. | 38066 |
Indirizzo/Località | |
Toponimo | |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 45.903658 |
Longitudine | 10.839500 |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
Come s. Maria de Pranono la chiesa è citata in un atto di concessione fondiaria sottofirmato, nel 1190, dal vescovo Corrado di Beseno (APV, ASTn, Sez. Lat., c. 64, n. 7 = Curzel, Varanini 2011, n. 48).
Bibliografia
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C. BASSI, La chiesa dei Santi Cassiano ed Ippolito a Riva del Garda, in G.P. BROGIOLO (a cura di), Nuove ricerche sulle chiese altomedievali del Garda, Mantova 2011, pp. 105-122.
E. CAVADA, Scavi archeologici nel Basso Sarca, “Il Sommolago”, V (3) (1988), pp. 27-38.
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G. CIURLETTI, M. BERSANI, G. RIZZI, N. PISU, S. ZAMBONI, Catalogo delle chiese del Trentino. D12 Riva del Garda/Varone. Santa Maria del Pernone, in H.R. SENNHAUSER (hrsg.), Frühe Kirchen im östlichen Alpengebiet von der Spätantike bis in ottonische Zeit, II, München 2003, pp. 384-385.
G. CIURLETTI, L. DAL RÌ, G. RIZZI, Tracce di fusione di campane in Trentino-Alto Adige, in S. LUSUARDI SIENA, E. NERI (a cura di), Del fondere campane. Dall’archeologia alla produzione, Firenze 2007, pp. 191-201.
E. CURZEL, G.M. VARANINI (a cura di), La documentazione dei vescovi di Trento (XI secolo – 1218), Bologna 2011.
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A. MOSCA, Ager Benacensis. Carta archeologica di Riva del Garda e di Arco (IGM 35 I NE-I SE), Trento 2003.
Conservazione
In alzato
Intitolazione attuale
S. Maria
Intitolazione storica
S. Maria
Diocesi attuale
Trento
Contesto Insediativo
Descrizione
La chiesa si trova in posizione isolata rispetto al centro abitato di Varone. La costeggia la viabilità antica che, scesa da Tenno, proseguiva verso Riva lungo il pedemonte occidentale. Su questo percorso si collocano il sedime dell’antica chiesa di S. Cassiano. Per l’area di Varone si ha generica notizia di rinvenimenti nel XIX secolo (statuette bronzee, delle monete del I-II secolo d.C. e un gruppo di sepolture; Mosca 2003, pp. 78-80), mentre alcune tombe a cremazione di età flavia sono state recuperate in paese (tra via Venezia e via Ferrara; Cavada 1988; Ciurletti et al. 2003, p. 384).
Strutture precedenti
Nei pressi delle chiesa di S. Maria, in occasione di lavori di ampliamento del cimitero (1984), sono stati casualmente intercettate e riportate alla luce notevoli tracce di un ampio complesso edilizio – forse una villa rustica – con presenza nei livelli ultimi di sepolture sparse e evidenti tracce di continuità di frequentazione sicuramente nel V-VI secolo nei dintorni (Cavada 1996, p. 28).
Funzione
Funzione dell'edificio
Non specificata
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | La chiesa vede una sequenza di 3 periodi, databili tra fine V-VI secolo e il XII secolo. Il primo periodo vedrebbe una chiesa a navata unica con abside semicircolare sporgente, con un loculo per reliquie. Nel secondo ci sarebbe solo la costruzione di un muro divisorio, mentre nel III Periodo ci sarebbe un decisivo momento di ristrutturazione. Al momento bassomedievale è riconducibile la sopraelevazione e ripavimentazione dell'abside. Al XIV sembra potersi datare la fossa fusoria di una campana (Ciurletti, Dal Rì, Rizzi 2007, p. 191). Nel XVII secolo l’edificio è stato allungato verso W, forse inglobando un portico che poteva appoggiarsi alla facciata |
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Articolazione in sequenze
Sequenza I
Periodo I | |
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Architettura | |
Tipologia planimetricaA navata unica con abside semicircolare sporgente. Dimensionicirca m 15 x 7 (dimensioni interne) OrientamentoS-E/N-W (semplificato E-W) Articolazione e annessiL’ingresso potrebbe essere stato lungo il lato meridionale, dove è stata rinvenuta una soglia, sotto l’attuale, la cui quota è all’incirca quella del basolato. | |
Materiali e tecniche costruttive | |
Tecnica murariaLe strutture murarie sono costruite con ciottoli legati da malta, in modo piuttosto rudimentale oppure con pietre, pure legate da malta (abside). Livelli d'uso e pavimentiLacunoso piano pavimentale in basolato, pertinente alla sola navata e composto per la maggior parte da lastre di calcare rosso, assai usurate, allettate su malta. | |
Installazioni liturgiche | |
Loculo per reliquieAl centro dell’abside si trova una struttura interrata, di piccole dimensioni (cm 60 x 60, con appendice di circa cm 80; profondità cm 50 circa), conformata a croce e realizzata con lastre lapidee ed embrici di fattura romana. Tale struttura, considerate le caratteristiche e la posizione, è stata interpretata come un reliquiario (cella memoriae). Il ritrovamento di molte tessere fa sospettare che, attorno ad esso, il piano fosse coperto da un mosaico. | |
Sepolture | |
Posizione e relazione con l'edificioSi mettono in relazione con il basolato almeno sette tombe ad inumazione, strutturate, di cui sei a orientamento prevalente N-S e la settima E-W. È verosimile che un campo cimiteriale si estendesse anche all’esterno. StruttureLe tombe all'interno hanno forma rettangolare, realizzate con tegoloni, embrici o infine lastre di arenaria o di calcare rosso, fitte verticalmente nel terreno, e sono state assai di frequente riutilizzate, non solo in questo, ma anche in periodi posteriori. | |
Iscrizioni | |
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Datazione e giustificazion | |
Datazione e giustificazioneTerminus post quem: due monete di IV secolo rinvenute in associazione rispettivamente con una delle strutture tombali interne e con l’unica inumazione esterna. Gli elementi di corredo associati agli inumati contenuti nelle altre tombe strutturate sono attribuiti alla fine del V - principio del VI secolo (Cavada 1992, p. 121). Il reliquiario è stato confrontato con un analogo concordiese di VI secolo (Cavada 1992, p. 120; Ciurletti et al. 2003, p. 384). |
Sequenza II
Periodo II | |
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Architettura | |
Articolazione e annessiAggiunta di elementi divisori nel presbiterio. | |
Materiali e tecniche costruttive | |
Tipologia di interventoIntegrazione Decorazioni applicate alle murature e alla costruzioneL’unico elemento decorato (divisorio nel presbiterio) – peraltro sospettato di essere un pezzo non finito – mostra motivi di VIII-IX secolo (Ciurletti et al. 2003, p. 385). | |
Installazioni liturgiche | |
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Sepolture | |
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Iscrizioni | |
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Datazione e giustificazion | |
Datazione e giustificazioneNon vi sono elementi certi per collocare cronologicamente questo evento, che si ipotizza di età altomedievale principalmente perché posteriore al Periodo I: andrebbe rivista, in tal caso, la cronologia del reliquiario. |
Sequenza III
Periodo III | |
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Architettura | |
Articolazione e annessiIl muro N è sopraelevato e si imposta il nuovo arco santo. Alcune strutture precedenti continuano ad essere adoperate: i due muri perimetrali meridionale ed occidentale, il pavimento basolato, il reliquiario. | |
Materiali e tecniche costruttive | |
Tipologia di interventoRistrutturazione | |
Installazioni liturgiche | |
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Sepolture | |
Posizione e relazione con l'edificioNuove sepolture all'interno. Molte tombe sono documentate nell'esterno W. StruttureAll'interno le tombe sono in nuda terra o entro strutture subrettangolari ottenute con lastre litiche infitte nel terreno, sovente di reimpiego. | |
Iscrizioni | |
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Datazione e giustificazion | |
Datazione e giustificazioneNella matrice cimiteriale si rinvengono monete bassomedievali, di cui le più antiche riconosciute sono denari scodellati di XII secolo, che verrebbero a costituire – unitamente al reimpiego degli elementi altomedievali – il terminus post quem. |
Interpretazione
Altre Informazioni
Informazioni sulla pubblicazione
Data | 2020/02/03 |
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Autore scheda informatica | Careuser Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Gian Pietro Brogiolo, Michele Dalba, Nicoletta Pisu |
Stato di avanzamento della scheda | 5. Scheda Verificata |
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