TRENTO, S. Croce
Dati
Topografia{{#display_map:46.062768,11.123853|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
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Regione | Trentino Alto-Adige |
Provincia | Trento |
Comune | Trento |
C.A.P. | 38100 |
Indirizzo/Località | |
Toponimo | |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 46.062768 |
Longitudine | 11.123853 |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
Il Codex Wangianus trasmette la carta di fondazione dell’ospedale nel cui ambito sorgeva la chiesa: Salomone vescovo di Trento concede ai Crociferi, nella persona di Lanfranchino, un terreno causa religionis et spe future hospitalitatis che a sua volta aveva ricevuto in dono da parte di Gumpo di Giovanni Zucco dal dosso (Curzel, Varanini 2007, n. 79, pp. 694-695).
Bibliografia
R. BOCCHI, Trento. Interpretazione della città, Roma-Bari 1989.
L. CESARINI SFORZA, Piazze e strade di Trento. La storia dei nostri padri sugli angoli delle strade, Trento 1896.
E. CURZEL (a cura di), I documenti del Capitolo della cattedrale di Trento. Regesti, 1147-1303, Trento 2000.
E. CURZEL, S. GENTILINI, G.M. VARANINI (a cura di), Le pergamene dell’archivio della Prepositura di Trento (1154-1297), Bologna 2004.
E. CURZEL, G.M. VARANINI (a cura di), Codex Wangianus. I cartulari della Chiesa trentina (secoli XIII-XIV), Bologna 2007.
G.P. PINCIO, Annali ovvero Croniche di Trento, Trento 1648.
Conservazione
Scomparsa
Intitolazione attuale
S. Croce
Diocesi attuale
Trento
Contesto Insediativo
Descrizione
L’ospedale sorgeva all’esterno della cinta muraria medievale sulla via per Verona, non lontano dalla chiesa di S. Michele.
Funzione
Funzione dell'edificio
Assistenziale
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | La chiesa è registrata nella pianta di Trento di Andrea Vavassore (1562) con canonico orientamento a E, in posizione differente dall’attuale. La facciata odierna presenta una muratura regolare di pietre tagliate con sottili letti di commessura e pesanti alterazioni di restauro e ristilature cementizie; tuttavia, come osserva Isabella Zamboni (comunicazione orale), la commistione di pietre con lavorazione romanica, talora in posizioni non coerenti, e di pietre con lavorazione moderna suggeriscono il reimpiego di materiale dall’edificio di XII secolo nella nuova fondazione. Ci si chiede se la rappresentazione cartografica non contenga un errore, o – in alternativa – se i padri cappuccini non abbiano provveduto a un recupero selettivo del materiale costruttivo, utilizzando le “pietre quadrate e lavorate” (Pincio 1648, p. 68) per la facciata della nuova chiesa. |
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Articolazione in sequenze
Interpretazione
Datazione e giustificazione critica
La chiesa risulta attestata per la prima volta nelle fonti scritte nel 1183 ma si può ipotizzare una sua fondazione precedente, in una zona forse differente dall'attuale.
Altre Informazioni
Informazioni sulla pubblicazione
Data | marzo 18, 2014 |
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Autore scheda informatica | Careuser Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Monica Ibsen |
Stato di avanzamento della scheda | 5. Scheda Verificata |
Affidabilità della scheda | {{#paper_quality:0. Media}} |