RIVA DEL GARDA (TN), SS. Cassiano e Ippolito

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Dati

Topografia

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Nazione Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
Comune Riva del Garda
C.A.P. 38066
Indirizzo/Località
Toponimo
Proprietario
Vincoli
Riferimenti cartografici
Particella catastale
Latitudine 45.886961
Longitudine 10.838548
Altitudine


Fonti storiche e identificazione

Fonti storico-epigrafiche

La chiesa è documentata negli atti visitali (Crosina 2000, p. 394), nel grande dipinto che descrive l’arrivo del generale Vendôme a Riva del Garda e in una mappa del Sei-Settecento, dove è rappresentata schematicamente come un edificio con tetto a doppio spiovente e dotato di campanile, ed in una del 1727, tutte ora conservate presso il museo di Riva.

Fonti archeologiche

Indagini archeologiche nel 2005-2006 sotto la direzione scientifica della Soprintendenza di Trento. Parzialmente pubblicate in Bassi, Granata, Oberosler 2010 e Bassi 2011.

Bibliografia

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C. BASSI, Le testimonianze scritte, in C. BASSI, A. GRANATA, R. OBEROSLER (a cura di), La via delle anime. Sepolture di epoca romana a Riva del Garda, Trento 2010b, pp. 219-233.

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C. BASSI, A. GRANATA, R. OBEROSLER (a cura di), La via delle anime. Sepolture di epoca romana a Riva del Garda, Trento 2010.

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Conservazione

Rudere

Intitolazione storica

SS. Cassiano e Ippolito

Diocesi attuale

Trento


Contesto Insediativo

Descrizione

La località di San Cassiano si trova a N-W di Riva del Garda, lungo un’antica strada (via Marone) che collega il centro di Riva con quello di Varone prima e di Arco poi, costeggiando le pendici occidentali che chiudono su questo lato il versante vallivo (Cariboni 2010).

Strutture precedenti

Lo scavo ha permesso di rimettere in luce il tratto di una via glareata di età romana affiancato, lungo il suo lato orientale, da un’articolata area cimiteriale in uso dalla fine del I secolo d.C. fino al IV/V d.C. Si tratta di sepolture a cremazione, spesso inserite all’interno di perimetri murari, e ad inumazione, queste ultime in alcuni casi in tombe aventi carattere monumentale (Bassi 2010a, pp. 51-55; Granata 2010, pp. 27-29). Si è pertanto ipotizzato si trattasse della sepoltura dei membri di una famiglia aristocratica. Significativa a questo proposito è la presenza documentata nell’antica chiesa dei SS. Cassiano ed Ippolito di un monumento funerario della famiglia dei Magii, presumibilmente rinvenuto nei dintorni (CIL, V, 4990; InscrIt, X, 5, 1065; Paci 1988; Garzetti 1991, p. 182 nr. 1065; Bassi 2010b, p. 223). Sul fronte opposto della strada, lungo il suo lato occidentale, sono invece emersi i resti di un edificio, variamente articolato e databile attorno al IV-V secolo d.C. Gli ambienti individuati sono inseriti in un più vasto cortile perimetrato e delimitato verso N-W da una stretta via in battuto di terra (Bassi 2010a, pp. 51-52). Gli ambienti sembrano avere una destinazione funzionale, pertanto si è ipotizzato si tratti di un edificio rustico.


Funzione

Funzione dell'edificio

Funeraria, poi battesimale (?)

Descrizione

Riferibile al Periodo III è forse una struttura absidata identificata a W, interpretata come battistero.

Galleria di immagini

Informazioni generali

Descrizione Le indagini archeologiche hanno identificato una complessa sequenza che vede, prima della costruzione della chiesa, la presenza di una via glareata e un cimitero di epoca romana in cui sono state sepolte con ogni probabilità personalità di prestigio. Nel IV-V secolo d.C. nell'area si impostano alcuni ambienti a destinazione funzionale, forse parte di un edificio rustico. La sequenza propriamente relativa alla chiesa vede tre fasi, delle quali la forse con un battistero. Un'ultima fase, bassomedievale, ha previsto l’arretramento della facciata W di circa 1 m e la costruzione di un nuovo pavimento di malta dal cui livello di preparazione proviene della ceramica graffita. Sul sagrato si sviluppa un cimitero, che viene detto già in disuso nel 1508 (Crosina 2000, p. 393).

Articolazione in sequenze

Sequenza I

Periodo I
EmptyData.png Architettura

Tipologia planimetrica

A navata unica con abside sporgente.. EmptyData.png

Dimensioni

18 m x 8,5 m, di cui 14 m pertinenti all’aula.

Orientamento

E-W

Articolazione e annessi

Davanti all’area del podio sono presenti due piccoli setti murari, lunghi circa 1 m e da interpretare probabilmente come i resti di una solea. Il presbiterio era leggermente sopraelevato. EmptyData.png

Materiali e tecniche costruttive

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Tecnica muraria

Le murature sono realizzate con blocchi di pietra locale di media pezzatura, perlopiù sommariamente sbozzati, ciottoli ed elementi lavorati di reimpiego, legati con malta di calce molto sciolta.

Livelli d'uso e pavimenti

La pavimentazione della navata era in semplice battuto di malta mentre nel corridoio retrostante il banco presbiteriale sono state trovate alcune lastre in marmo cipollino. EmptyData.png EmptyData.png

Installazioni liturgiche

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Loculo per reliquie

Una profonda buca di asportazione davanti all'altare indica che lì doveva presumibilmente trovarsi la capsella per le reliquie. EmptyData.png EmptyData.png

Recinzioni

Nella malta nell’area del podio è stato possibile riconoscere la traccia dell’alloggiamento delle recinzioni. EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Sepolture

Posizione e relazione con l'edificio

Al centro dell'aula davanti al presbiterio si trovava una sepoltura. Successive, ma sempre in questa fase, sono da ritenersi altre 6 tombe ai due lati del presbiterio a ridosso dell'abside, sul lato sinistro della solea e ai lati della navata a ridosso dei perimetrali S e N.

Strutture

La sepoltura al centro dell'aula era in cassa, in muratura e copertura costituita da una grande lastra monolitica (tomba 72). All’interno le ossa di tre inumati, due adulti ed un fanciullo deposti non contemporaneamente. I primi due sono un uomo di 40-45 anni, la più antica deposizione, ed un bimbo di 5-6 anni; l’ultimo un individuo di 27-30 anni. Assente il corredo. Nelle altre tombe tutti i soggetti sono di sesso maschile, forse legati da vincoli di parentela, e presentano elementi della "sindrome del cavaliere" (Amoretti 2011).

Iscrizioni

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Datazione e giustificazion

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Sequenza II

Periodo II
EmptyData.png Architettura

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Articolazione e annessi

Viene alzata la quota della zona presbiteriale, chiuso l’accesso al corridoio posto dietro il banco e realizzato un piccolo vano quadrangolare in adiacenza dell’angolo N-E dell’edificio (un campanile?). Si attribuisce a questa fase anche la costruzione di una cappella lungo il lato S destinata ad accogliere alcune sepolture. EmptyData.png

Materiali e tecniche costruttive

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Livelli d'uso e pavimenti

Nuovo pavimento in cocciopesto EmptyData.png EmptyData.png

Installazioni liturgiche

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Loculo per reliquie

Nuovo sacello per le reliquie maggiormente arretrato verso l’abside. EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Sepolture

Posizione e relazione con l'edificio

All'interno della cappella sul lato S c'erano 3 tombe. All'esterno si sviluppa un'area cimiteriale. Altre tombe riutilizzavano la parte prima occupata dall'edificio rustico.

Strutture

Delle tombe all'interno, due, multiple, erano costituite da cassa e copertura in lastre monolitiche ed una semplicemente perimetrata da pietre. All'esterno, il settore N sembra fosse solo maschile e di infanti, mentre quello S solo di infanti. Nella zona dell'edificio rustico erano invece sepolte le donne e gli infanti.

Iscrizioni

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Datazione e giustificazion

Datazione e giustificazione

V-primi decenni VI secolo per la datazione di un orecchino rinvenuto in una delle tombe multiple (verga a sezione e forma circolare nella quale è stata inserita una perla poliedrica in pasta vitrea blu).


Sequenza III

Periodo III
EmptyData.png Architettura

EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Articolazione e annessi

Vengono riedificati i perimetrali N e S della chiesa. di incerta datazione è la struttura absidata rinvenuta lungo il lato W dello scavo, in posizione diametralmente opposta alla chiesa. Le quote d’impostazione della risega di fondazione di questa struttura indicano una costruzione relativamente recente e, con moltissima prudenza, si potrebbe ipotizzare una funzione di battistero (sul tema: Il Battistero 2008 con ampia bibliografia; Chavarría Arnau 2009, pp. 75-81). EmptyData.png

Materiali e tecniche costruttive

Tipologia di intervento

Ristrutturazione EmptyData.png

Livelli d'uso e pavimenti

Tappeto musivo policromo a schema geomtrico che probabilmente doveva interessare la sola navata. EmptyData.png EmptyData.png

Installazioni liturgiche

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Ciborio

Rinvenuti piccoli frammenti di capitellini di ciborio EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Recinzioni

Rinvenuto un possibile frammento di pergula. EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Altro

Potrebbero appartenere a questa fase il capitello appartenente al ciborio (?) e il fregio (v. Elementi decontestualizzati). Dall’area della chiesa, o dalle sue immediate adiacenze, provengono anche altri interessanti frammenti lapidei. Tre frammenti sono pertinenti ad un capitello corinzio con doppia corona di foglie rese con un gusto che richiama lo stucco, secondo una tecnica propria del VII-VIII secolo. Nella resa delle foglie si avvicina a quelli di S. Salvatore a Brescia (Panazza, Tagliaferri 1966, p. 91; San Salvatore di Brescia 1978, p. 95 fig. IV, 28).

Sepolture

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Iscrizioni

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Datazione e giustificazion

Datazione e giustificazione

Il mosaico della navata trova confronto, oltre che con esemplari alto adriatici di VI secolo (Ravenna, Pola, Grado), anche nella più vicina basilica vigiliana di Tridentum, dove il mosaico è datato nella seconda metà del VI secolo. L'arredo liturgico è datato tra VII e VIII secolo.


ELEMENTI DECONTESTUALIZZATI

Lista degli oggetti

Nel XIX secolo erano stati rinvenuti diversi elementi lapidei pertinenti all’edificio sacro: due colonne ora nei giardini dell’ospedale di Riva (Crosina 2000, p. 391), un dado di colonna in una casa all’Albola, una vasca, un capitello ed un frammento di fregio raffigurante un animale (Panazza 1957-1959, p. 145; Brozzi, Tagliaferri 1959-1960, p. 19; Crosina 2000, p. 391; Ibsen 2005, p. 37), ora conservati nel Museo cittadino. Il capitello, per le sue caratteristiche morfologiche, è stato attribuito al VII secolo (Ibsen 2003, p. 63; Ibsen 2005, p. 37). La medesima cronologia può essere estesa anche al fregio con animali, probabilmente agnelli, che, limitandoci all’areale gardesano, può trovare confronto con il fregio o architrave della parrocchiale di Sandrà (Ibsen 2006, p. 344 fig. 125). Per quanto concerne le fasi più antiche particolarmente importante è il dato che attribuisce a questo sito il rinvenimento della lastra sepolcrale di Ianuarius, datata su base consolare al 24 dicembre del 539 (CIL, V, 4998; InscrIt, X, 5, 1084; Paci 1988, pp. 15-16; Garzetti 1991, p. 182, n. 1084).


Interpretazione

Datazione e giustificazione critica

Se la lastra di Ianuarius proviene da questo sito, la chiesa del I Periodo sarebbe precedente all'inizio del VI secolo (data della lastra). La fase successiva (Periodo II) potrebbe essere circoscritta nell’ambito del V-VI secolo sulla base della datazione dell’orecchino con perla a poliedro rinvenuto nella cappella. Il Periodo III deve essere datato dalla seconda metà del VI fino all’VIII secolo in base alle considerazioni cronologiche sostenute per quanto riguarda la pavimentazione musiva a cui si aggiunge, nel corso del VII-VIII secolo un arricchimento degli arredi architettonici. Non esistono elementi, se non post quem, per una possibile datazione del nuovo divisorio tra aula e presbiterio mentre, alla luce sia della documentazione scritta sia per la presenza di ceramica graffita, l’ultima sistemazione sembra potersi collocare nell’ambito del XV secolo. EmptyData.png EmptyData.png


Altre Informazioni

Osservazioni

La lastra di Ianuarius rappresenta un documento di straordinaria importanza perché indica indirettamente la presenza di una chiesa risalente quantomeno alla data consolare in essa indicata, ma non solo. Nel testo è specificato che Ianuarius è stato deposto super Cabriolo, cioè all’interno di una tomba che già conteneva un precedente defunto. L’edificio era dunque preesistente a questa data. Se la lastra proviene da questo sito, è probabile che appartenga alla tomba posta a ridosso dell’abside lungo il perimetrale S. EmptyData.png


Informazioni sulla pubblicazione

Data 2020/02/03
Autore scheda informatica Careuser Scheda Personale
Autore scheda cartacea Cristina Bassi
Stato di avanzamento della scheda 5. Scheda Verificata
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