QUINGENTOLE (MN), S. Lorenzo

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Dati

Topografia

{{#display_map:45°01'45.3",11°03'11.6"|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}}

Nazione Italia
Regione Lombardia
Provincia Mantova
Comune Quingentole
C.A.P. 46020
Indirizzo/Località
Toponimo
Proprietario
Vincoli
Riferimenti cartografici
Particella catastale
Latitudine 45°01'45.3"
Longitudine 11°03'11.6"
Altitudine


Fonti storiche e identificazione

Fonti storico-epigrafiche

La più antica attestazione nota di San Lorenzo risale all'XI secolo. Si tratta della menzione in una donazione del vescovo di Reggio Adalberio all'abate di San Prospero di Reggio del 18 marzo 1059, nella quale fra i beni donati si legge "[...] capellam Beati Martini in Casale sitam et partem unam in plebe Sancte Marie de Revere, quam Dominicus presbiter olim detinuit, atque particulas duas una scilicet in Sancto Laurentio, altera in Sancto Florentino [...]".

Fonti archeologiche

Effettuati da volontari del Gruppo Archeologico Ostigliese con la collaborazione del Comune di Quingentole e altri cittadini negli anni 1995-1997 sotto la direzione di cantiere di A. Manicardi (SAP Società Archeologica s.r.l.) (resp. di Soprintendenza E.M. Menotti) (Manicardi 2001).

Bibliografia

A. CHAVARRIA ARNAU, A. CROSATO, Chiese rurali nel mantovano tra tardo antico ed altomedioevo, in P.M. DE MARCHI, C. AMBROSINI (a cura di), Uomini e acque a San Benedetto Po: il governo del territorio tra passato e futuro, Atti del convegno, (San Benedetto Po, 10-12 maggio 2007), Borgo S. Lorenzo 2010, pp. 383-419.

A. MANICARDI, L'indagine archeologica di San Lorenzo di Quingentole, in A. MANICARDI (a cura di), San Lorenzo di Quingentole. Archeologia, storia e antropologia, Mantova 2001, pp. 15-44.

P. PIVA, Le due chiese di San Lorenzo di Quingentole: quadri storici, tipologie architettoniche, contesti funzionali, in A. MANICARDI (a cura di), San Lorenzo di Quingentole. Archeologia, storia e antropologia, Mantova 2001, pp. 115-150.

Conservazione

In alzato (fase settecentesca)

Intitolazione attuale

S. Lorenzo

Intitolazione storica

S. Lorenzo

Diocesi attuale

Mantova

Diocesi storica

Reggio Emilia


Contesto Insediativo

Descrizione

L'area archeologica è ubicata nel comune di Quingentole, a 30 km da Mantova e 1 km a S del Po, sopra un dosso creato da un'antica sponda fluviale attualmente attraversata dalla strada provinciale n. 43. La posizione periferica è equilibrata dalla presenza del fume Po, principale via di commercio sin dall'epoca romana.

Strutture precedenti

La prima chiesa venne costruita nel VII secolo nel sedime di una villa romana rioccupata a partire dal V secolo. Nel periodo tardoantico vi fu una fase agraria e una con tracce insediative, culminate poi con la fondazione di un edificio rustico.

Abitato contemporaneo

L'attuale centro abitato sorge circa 1 km a NW rispetto all'area archeologica.


Funzione

Funzione dell'edificio

Cappella


Galleria di immagini

Informazioni generali

Descrizione La chiesa altomedievale, ad aula unica e con due absidi, venne costruita agli inizi del VII secolo. Dopo una breve fase di defunzionalizzazione e demolizione, sulle fondamenta spoliate di questo primo edificio venne realizzata nell'XI secolo una chiesa più ampia, ad aula unica e con tre absidi, utilizzata fino alla metà del XVIII secolo, quando venne demolita. Attualmente nell'area è presente un oratorio settecentesco.

Articolazione in sequenze

Sequenza I

Periodo I
EmptyData.png Architettura

Tipologia planimetrica

A navata unica con due absidi sporgenti. EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Articolazione e annessi

Presente un muro divisorio tra navata e presbiterio (emerso per una lunghezza di tre metri). EmptyData.png

Materiali e tecniche costruttive

Tipologia di intervento

Costruzione

Tecnica muraria

Le fondazioni sono costituite da frammenti di laterizio allettati a mano, inclinati a secco e in cavo libero; negli angoli sono presenti lastre di marmo di reimpiego. Il muro divisorio delle due absidi è costituito da frammenti di laterizi legati da malta limoso sabbiosa di colore oliva, disposti sia orizzontalmente sia a spina di pesce. La parte probabilmente in alzato presenta lacerti di intonaco di colore biancastro

Livelli d'uso e pavimenti

La pavimentazione si presenta di due tipi ben distinti: una è realizzata in frammenti di laterizi giustapposti orizzontalmente e legati da malta, mentre l'altra era in malta con un lieve strato di cocciopesto, posta su una base di pezzame di laterizi posti a spina di pesce. Entrambi i pavimenti sono stesi sopra un sottile livello di sabbia. Probabilmente il cocciopesto era presente in tutto l'abside N e in una fascia larga 50 cm intorno all'abside S, mentre i laterizi costituivano la parte restante della pavimentazione. EmptyData.png EmptyData.png

Installazioni liturgiche

Altare

Durante gli scavi è emerso al centro dell'abside N una probabile base per altare di cm 60 x 40 realizzata in frammenti di laterizi posti orizzontalmente e legati da malta poco tenace. EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Sepolture

Posizione e relazione con l'edificio

Durante gli scavi sono state riconosciute almeno 50 tombe poste intorno ai perimetrali dell'edificio biabsidato e stratigraficamente pertinenti ad esso. L'orientamento è irregolare, ma con maggiore frequenza W-E.

Strutture

Le sepolture erano realizzate in nuda terra, in strutture a cappuccina, con e senza cassa in frammenti di laterizi. Gli inumati avevano le braccia distese lungo i fianchi e non presentavano corredo.

Iscrizioni

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Datazione e giustificazion

Datazione e giustificazione

Post-VII secolo, sulla base dei materiali ceramici rinvenuti nella fase precedente. Probabile già VII secolo perché non ci sono strati di abbandono tra la fase di VII e la costruzione della chiesa.


Sequenza II

Periodo II
EmptyData.png Architettura

Tipologia planimetrica

A navata unica (?) con tre absidi sporgenti EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Alzati

Nella fondazione del perimetrale S sono stati ravvisati segni di discontinuità rispetto al restante fronte, da ricollegarsi forse alla presenza di un contrafforte, a testimonianza di problemi statici derivanti da interventi edilizi che hanno compromesso la stabilità della cortina.

Materiali e tecniche costruttive

Tipologia di intervento

Costruzione

Tecnica muraria

Le strutture sono prevalentemente costituite da frammenti di laterizi di età romana reimpiegati, allettati a mano, con malta di tenacia variabile, di colore biancastro e in cavo libero. EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Installazioni liturgiche

Altare

Durante gli scavi sono emerse le fondazioni dell'altare maggiore (m. 1,20 x 1). EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Vasca battesimale

Gli scavi archeologici hanno portato alla luce le fondazioni in laterizi (con tracce di rivestimento marmoreo) di un fonte battesimale, adiacente al perimetrale S, di forma quadrata all'esterno (lato di cm 170) e circolare all'interno (diametro di cm 80). EmptyData.png

Sepolture

Posizione e relazione con l'edificio

Sono state identificate tombe ubicate principalmente all'interno dell'edificio, realizzate con orientamento W-E.

Strutture

Le sepolture, realizzate in cassa lignea, ospitavano inumati deposti con braccia congiunte.

Iscrizioni

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Datazione e giustificazion

Datazione e giustificazione

Seconda metà XI secolo.



Interpretazione

Datazione e giustificazione critica

Nell'area archeologica di San Lorenzo sono stati individuati due edifici pertinenti all'epoca medievale: - Secc. VII/XI: struttura di forma rettangolare con due absidi - Secc. XI/XII: struttura rettangolare con tre absidi, in uso fino alla metà del XVIII secolo. Questa chiesa rientra tra quegli edifici di culto ricostruiti o ampliati conseguentemente alla riforma gregoriana. EmptyData.png

Confronti

Confronti con la seconda chiesa si possono trovare in: S. Fiorentino di Nuvolato, S. Andrea di Mulo (oggi Ghisione), S. Maria di Pieve di Coriano (Piva 2001).


Altre Informazioni

Osservazioni

La brusca assenza di materiale ceramico a partire dal VII secolo presuppone una netta interruzione delle attività della villa. La diversità stessa dell’orientamento della chiesa rispetto le strutture preesistenti e la presenza di sepolture intorno a tutto il perimetro dell’edificio induce a considerare S. Lorenzo come uno dei casi di sovrapposizione in cui la chiesa stessa sancisce la fine dell’impianto rustico (Manicardi 2001, p. 33). EmptyData.png


Informazioni sulla pubblicazione

Data agosto 31, 2015
Autore scheda informatica Careuser Scheda Personale
Autore scheda cartacea
Stato di avanzamento della scheda 5. Scheda Verificata
Affidabilità della scheda {{#paper_quality:1. Affidabile}}