POLPENAZZE DEL GARDA (BS), S. Maria

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Dati

Topografia

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Nazione Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Comune Polpenazze del Garda
C.A.P. 25080
Indirizzo/Località Fraz. Bottenago
Toponimo
Proprietario
Vincoli
Riferimenti cartografici
Particella catastale
Latitudine 45.534941
Longitudine 10.474420
Altitudine


Fonti storiche e identificazione

Fonti storico-epigrafiche

La chiesa plebana, dedicata a S. Maria Assunta, è ricordata per la prima volta in un atto del 28 settembre 1167 con il quale il vescovo di Brescia Raimondo consacrala chiesa di S. Michele di Drugolo (CDB, I, doc. n. 76). La pieve di Bottenago, che estendeva la propria giurisdizione fino a Drugolo, doveva comprendere almeno le cappelle dei villaggi di Carzago e di Arzaga, se non anche di Castrezzone e di Calvagese, confinanti a N e W con Bottenago.

Bibliografia

G. BOCCHIO, La Parrocchiale della Natività della Madonna in Polpenazze del Garda, Brescia 1995.

G.P. BROGIOLO, Le ville rustiche e l'organizzazione del territorio perilacustre e Continuità fra tarda antichità e altomedioevo, in E. ROFFIA (a cura di), Ville romane sul lago di Garda, Brescia 1997, pp. 245-269 e 299-313.

G.P. BROGIOLO (a cura di), Chiese medievali del Garda bresciano, Arco (Tn) 2015.

CAB 1992 = R. POGGIANI KELLER (a cura di), Carta Archeologica della Lombardia I. La Provincia di Brescia, Modena 1992.

C. FOSSATI, Valle Tenense. Polpenazze e i suoi statuti municipali, Brescia 1891.


Intitolazione attuale

S. Maria Assunta

Diocesi attuale

Brescia


Contesto Insediativo

Descrizione

La chiesa sorge su una collina a SW del quale, in località Roccolino, sorgeva una grande villa romana, individuata all’inizio degli anni ’70 (Brogiolo 1997) e oggetto di uno scavo in estensione nel 2019. Una seconda villa è documentata, nella piana a W della collina, tessere di mosaico, una punta di giavellotto, una moneta romana e tombe con corredo (CAB 1992) sono venute occasionalmente in luce nella proprietà dei nobili Aleni, feudatari di Bottenago che detenevano anche il giuspatronato sulla chiesa. Sul lato opposto, verso E, dai piedi della collina fino alle falde del monte Canale (loc. Campagnoli) un particellare regolare antico è testimoniato dalle foto aree degli anni '50 e '60. Dal territorio di Bottenago, con frammenti di laterizi di età romana sparsi in numerosi campi, provengono due epigrafi romane: una ricorda un certo Emilio Claro figlio di Boxarva che scioglie un voto (CIL, V, 4297), l'altra è un miliare con doppia dedica a Costantino e Costanzo (324-326) e a Massimo e Vittore (384-388), con l'indicazione di 6 miglia (CIL, V, 8030), secondo Mommsen riferita alla distanza da Sirmione lungo la via Gallica che passava da Pontenove di Bedizzole a Desenzano. Il miliare proviene dalla chiesa di Santa Maria, dove è stato probabilmente reimpiegato come materiale da costruzione.



Funzione

Funzione dell'edificio

Battesimale (?)


Galleria di immagini

Informazioni generali

Descrizione La chiesa, a tre navate divise da colonne, venne abbandonata alla fine del '700 ed era già priva del tetto e con le colonne crollate nel 1876 quando la disegnò e fotografò Pietro Da Ponte, incerto se datarla al XII-XIII secolo o al XIV-inizio XV, mentre Gaetano Panazza, in tempi più recenti, l'ha giudicata del XII secolo (Panazza 1969, p. 220). Da quanto si può osservare nelle immagini allegate al taccuino del Da Ponte si deducono più fasi costruttive: (a) l'abside centrale in pietre spaccate è in opera incerta con arco trionfale in conci squadrati; esternamente l'abside è ripartita da lesene che si innestano su una cornice sporgente, simile ad altra cornice nella parte alta della muratura, un motivo questo che si ritrova nelle absidi di S. Cipriano a Lonato di S. Donino di Desenzano; nelle specchiature vi sono tre monofore; quella al centro nel disegno frontale è archiacuta, mentre nella foto e nel disegno dell'esterno sembra a tutto sesto, come le altre due; (b) le absidiole laterali, probabilmente aggiunte, hanno un arco trionfale acuto; (c) il campanile è in conci squadrati, salvo la cella campanaria pertinente ad una seconda fase; (d) la facciata presenta un grande rosone e un tardo portale in pietra a tutto sesto.

Articolazione in sequenze

ELEMENTI DECONTESTUALIZZATI

Lista degli oggetti

Frammenti di arredo liturgico in pietra di Botticino, già segnalati come longobardi alla fine del XIX secolo quando erano riutilizzati "al vertice degli archi" (Fossati 1891), sono stati recuperati una ventina di anni orsono. Quello pubblicato, decorato con una testa zoomorfa tra due girali vegetali è databile all'VIII secolo (Bocchio 1995, pp. 23-25) e suggerisce che vi fosse una chiesa più antica di quella romanica.


Interpretazione

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Altre Informazioni

Osservazioni

Dalle informazioni disponibili sembra potersi dedurre una sequenza, nell’ambito di un’azienda presso una villa romana, che vede la costruzione di una chiesa (con un termine ante quem nell'arredo liturgico) e infine da un castello, del quale nel 1891 si poteva ancora osservare "la doppia cinta muraria" (Fossati 1891) e l'impianto quadrangolare testimoniato nella mappa del catasto del 1811. EmptyData.png


Informazioni sulla pubblicazione

Data 2020/01/29
Autore scheda informatica Careuser Scheda Personale
Autore scheda cartacea Gian Pietro Brogiolo
Stato di avanzamento della scheda 4. Scheda non Verificata
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