FIERA DI PRIMIERO (TN), S. Maria Assunta
Dati
Topografia{{#display_map:46.174489,11.826319|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
---|---|
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Comune | Fiera di Primiero |
C.A.P. | 38054 |
Indirizzo/Località | Piazzetta del Dazio, 5 |
Toponimo | |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 46.174489 |
Longitudine | 11.826319 |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
La prima notizia dell’edificio risale al 1206 (Pistoia 1992, p. 52 con riferimento documentario riportato in nota 2; Curzel 1999, p. 283). Nel medesimo anno è nominato anche un Iohannes, presbiter de Primeio (Pistoia 1992, n. 3, p. 161) al quale, nell’ordine, seguono Enrico e Giovanni di Transacqua (1269) e Oto, nel 1288 (Curzel 1999, p. 284). La presenza di canonici, citati in un documento del 1395, e di un archidiaconus, menzionato nel 1310 e 1395, permette di supporre che la pieve di Primiero fosse stata una collegiata (Pistoia 1992, p. 56).
Fonti archeologiche
Alla fine degli anni Novanta durante lavori straordinari di manutenzione sono state condotte indagini archeologiche all'interno e sul sagrato antistante la facciata.
Bibliografia
G. BOMBONATO, G.L. RAVAGNAN, Considerazioni sull’architettura ecclesiastica in una valle dolomitica tra V e XV secolo: S. Maria Assunta a Fiera di Primiero, “Quaderni di Archeologia del Veneto”, XIII (1997), pp. 201-214.
G. BOMBONATO, G.L. RAVAGNAN, Due chiese paleocristiane: Castelvecchio/ Altenburg e Fiera di Primiero, in H.R. SENNHAUSER (hrsg.), Frühe Kirchen im östlichen Alpengebiet von der Spätantike bis in ottonische Zeit, II, München 2003, pp. 601-606.
E. CAVADA, Quale presenza umana nelle valli dolomitico-ladine dall’età romana all’altomedioevo?, in N. VALERUZ, F. CHIOCCHETTI (a cura di), L’entità ladina dolomitica. Etnogenesi e identità, “Mondo Ladino”, XXII, Vigo di Fassa (TN) 1998, pp. 169-215.
E. CAVADA, Cristianizzazione, loca sanctorum e territorio: la situazione trentina, in G. P. BROGIOLO (a cura di), Chiese e insediamenti nella campagne tra V e VI secolo, Mantova 2003, pp. 173-190.
E. CURZEL, Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell’organizzazione territoriale della cura d’anime dalle origini al XIII secolo, Bologna 1999.
S. FONTANA, La chiesa arcipretale di Primiero, “Studi Trentini di Scienze Storiche”, XXXVIII (1959), pp. 111-141.
U. PISTOIA, La valle di Primiero nel medioevo. Gli statuti del 1367 e altri documenti inediti, Venezia 1992.
U. PISTOIA, Per la storia dei benefici ecclesiastici in valle di Primiero. La cappella di Santa Caterina e la chiesa di San Silvestro in un documento del 1465, in S. CHISTÉ, D. GOBBI (a cura di), Pietate et studio. Miscellanea di studi in onore di padre Lino Mocatti, bibliotecario, per il settantesimo compleanno, Trento 2006, pp. 399-411.
N. RASMO, Storia dell’arte nel Trentino, Trento 1982.
M. UBOLDI, Diffusione delle lampade vitree in età tardoantica e altomedievali e spunti per una tipologia, “Archeologia Medievale”, XXII (1995), pp. 93-145.
Conservazione
In alzato
Intitolazione attuale
S. Maria
Diocesi attuale
Trento
Diocesi storica
Feltre fino al 1785
Contesto Insediativo
Descrizione
La chiesa sorge rialzata sul fondovalle, sul tracciato stradale che, superati a mezzacosta i paesi di Imer e di Mezzano.
Funzione
Funzione dell'edificio
Battesimale (?)
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | Durante scavi archeologici alla fine degli anni Novanta sono state individuate 5 fasi, due delle quali datate dagli scavatori prima dell'epoca romanica, anche se non ci sono elementi particolarmente datanti (solo un frammento di lampada). Coeva alla terza fase, romanica, si ritiene la costruzione del campanile, staccato e in posizione disassata esterna, oltre l’abside. La fase si conclude con un violento incendio, dopo il quale la chiesa viene demolita e ricostruita in forme più ampie nella seconda metà del XV secolo. Della costruzione precedente rimane il campanile, disassato di circa 20° rispetto alla chiesa attuale, in questa fase modificato e rialzato (Fontana 1959, pp. 111-141; Rasmo 1982, p. 108). |
---|
Articolazione in sequenze
Sequenza I
Periodo I | |
---|---|
Architettura | |
Tipologia planimetricaCruciforme (croce latina) Dimensioni26 x 11,4 m OrientamentoE-W Articolazione e annessiDavanti alla facciata è stata ipotizzata la presenza di un atrio. Sul fianco settentrionale esterno invece due (?) annessi. All’incrocio tra aula e transetto gli scavi hanno individuato tracce di quello che gli scavatori hanno letto come un presbiterio rialzato con banco retrostante, curvo e parzialmente inscritto nello spazio absidale. | |
Materiali e tecniche costruttive | |
Tecnica murariaSpessore dei muri omogeneo, con uno abbondante di malta di calce. Livelli d'uso e pavimentiFitto ciottolato forse coperto da un assito in legno che sarebbe stato sostituito dopo un incendio. | |
Installazioni liturgiche | |
CiborioForse ritrovate le tracce di un ciborio ligneo. Vasca battesimalePresso l’ala destra del transetto e, appoggiata alla parete N, è stata trovata una “struttura indicativamente ovale o subesagonale” delimitata da lastre e internamente intonacata, che è stata interpretata come vasca battesimale. | |
Sepolture | |
| |
Iscrizioni | |
| |
Datazione e giustificazion | |
|
Sequenza II
Periodo II | |
---|---|
Architettura | |
Tipologia planimetricaCruciforme con tre absidi sporgenti- | |
Materiali e tecniche costruttive | |
Tipologia di interventoParziale ricostruzione Livelli d'uso e pavimentiPavimento sostituito da un battuto di calce. | |
Installazioni liturgiche | |
AmboneForse ritrovate le tracce di un ambone di tipo semicircolare. Vasca battesimaleInterrata risulta la vasca laterale, identificata come battesimale che si ritiene ora decentrata all’esterno, sul lato W del transetto, dove – sulla base di un pozzetto circolare – si ipotizza la costruzione di un vano laterale con funzione di battistero, del quale però non è stata trovata alcuna prova muraria. Questo "pozzetto" è stato però reinterpretato come un "cisternino". | |
Sepolture | |
| |
Iscrizioni | |
| |
Datazione e giustificazion | |
|
Sequenza III
Periodo III | |
---|---|
Architettura | |
Articolazione e annessiDemolito sembra il presunto ambiente battesimale esterno e tamponata anche la porta precedentemente aperta sul perimetrale N, davanti alla quale viene collocato un altare. Eliminato risulta il presbiterio e l’intero lato orientale ricostruito in forma monoabsidata. | |
Materiali e tecniche costruttive | |
Tecnica murariaMurature di spessore più ampio. | |
Installazioni liturgiche | |
| |
Sepolture | |
Posizione e relazione con l'edificioNello spazio esterno N 3 sepolture. StruttureSemplici inumazioni in terra, ma anche in cassa lignea e in muratura (Bombonato, Ravagnan 1997, p. 208). | |
Iscrizioni | |
| |
Datazione e giustificazion | |
Datazione e giustificazioneEpoca romanica |
Interpretazione
Datazione e giustificazione critica
Le indagini archeologiche hanno ricostruito una sequenza precedente la ricostruzione dell’edificio, del XV secolo. Ripartita in cinque distinti periodi dagli scavatori, 2 sono a loro giudizio di età anteriore al XII/XIII secolo (Bombonato, Ravagnan 1997; Bombonato, Ravagnan 2003). Unico elemento cronologico è un frammento di lampada pensile in vetro, dato dagli scavatori come pertinente al tipo Isings 134, forma il cui uso è esteso per l’intera durata dell’alto medioevo, in edifici di culto, in cimiteri e aree funerarie ma anche in case d’abitazione (Uboldi 1995).
Confronti
Gli scavatori fanno un parallelo tra l’impianto del Periodo I e gli impianti basilicali paleocristiani ed è pertanto stato attribuito - senza ulteriori elementi - al V e VI secolo (Bombonato, Ravagnan 2003, p. 605),
Altre Informazioni
Informazioni sulla pubblicazione
Data | 2020/01/27 |
---|---|
Autore scheda informatica | Careuser Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Enrico Cavada, Matteo Rapanà |
Stato di avanzamento della scheda | 5. Scheda Verificata |
Affidabilità della scheda | {{#paper_quality:0. Media}} |