CAROBBIO DEGLI ANGELI (BG), S. Pietro
Dati
Topografia{{#display_map:45.657622,9.632178|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
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Regione | Lombardia |
Provincia | Bergamo |
Comune | Carobbio degli Angeli |
C.A.P. | 24060 |
Indirizzo/Località | via alla Parrocchiale, 8 |
Toponimo | Cicola (fraz.) |
Proprietario | Diocesi di Bergamo |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 45.657622 |
Longitudine | 9.632178 |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
La chiesa è attestata nell'anno 968 in fundo Isone, insediamento oggi scomparso (Cortesi 1988, doc.119, a. 968: “campo pecia una (…) qui regiacet in eodem vico et fundo Isione prope basilica Sancti Petri”).
Bibliografia
Carta Archeologica della Lombardia, II, La Provincia di Bergamo, a cura di R. POGGIANI KELLER, Modena 1992, sch. 153-155, 158, 209-210, 212-216, 218-219.
M. CORTESI (a cura di), Le pergamene degli Archivi di Bergamo, aa. 740-1000, Bergamo 1988.
M. VAVASSORI (a cura di), Le antiche lapidi di Bergamo e del suo territorio. Materiali, iscrizioni, iconografia, ”Notizie archeologiche bergomensi”, 1 (1993), sch. 75, 81, 82.
Conservazione
L'antica chiesa è oggi scomparsa; al suo posto, si presume, sorge oggi la moderna parrocchia di Cicola (nota autore scheda informatica).
Intitolazione attuale
S. Pietro
Intitolazione storica
S. Pietro
Diocesi attuale
Bergamo
Diocesi storica
Bergamo
Contesto Insediativo
Descrizione
L’ubicazione dell'antico sito di Isione, insediamento scomparso e documentato fino all’XI secolo, può essere definita in base alla provenienza delle persone proprietarie di beni e testimoni negli atti relativi ad esso o a centri vicini. Esso si estendeva probabilmente nella pianura ad E di Cicola, nucleo appartenente ai due comuni limitrofi di Carobbio degli Angeli e Chiuduno e situato nell’alta pianura bergamasca, ai piedi delle colline, lungo la direttrice di carattere sovralocale che mette in comunicazione Bergamo con la Franciacorta (Brescia). Circa 5 chilometri a N-E vi è il centro di Gorlago, dove tale direttrice si incrocia con quella proveniente dalla Val Cavallina e dalla Val Camonica. Il toponimo Carobbio è comunemente interpretato come derivante da quadrivium, termine indicante l’incrocio tra la strada suddetta e quella proveniente dalla Val Cavallina. Ad età altomedioevale risalgono alcune monete facenti parte di un tesoretto rinvenuto presso i resti della strada, e probabilmente un rilievo architettonico rinvenuto nel 1973 riutizzato nell’attuale chiesa parrocchiale di Chiuduno. Il toponimo Chiuduno lascia invece supporre un’origine protostorica dell’abitato, che è attestato per la prima volta in un documento del 795 avente per oggetto anche alcuni appezzamenti in vico Isione; nel X secolo si ha anche la prima attestazione di Tresolzio, nucleo storico dell’attuale comune di Carobbio degli Angeli.
Strutture precedenti
Nei dintorni di Cicola, in particolare nella zona a W dell’abitato attuale (ora appartenente al comune di Chiuduno) si sono avuti già nell’Ottocento numerosi ritrovamenti di età protostorica e romana, tra cui spiccano alcune tombe gallo-romane e una cisterna in loc. Breda, due frammenti di epigrafi sepolcrali databili al I secolo d.C. murate in strutture edilizie di poco successive (loc. Campo Muracone), e in diverse località a S dell’abitato i resti di una strada, interpretata come la via Bergomum-Brixia. Anche nei pressi dell’abitato di Carobbio si sono avuti ritrovamenti di tombe, epigrafi e cisterne di epoca romana.
Funzione
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione |
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Articolazione in sequenze
Interpretazione
Altre Informazioni
Informazioni sulla pubblicazione
Data | settembre 20, 2019 |
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Autore scheda informatica | Marie-Ange Causarano Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Andrea Zonca |
Stato di avanzamento della scheda | 5. Scheda Verificata |
Affidabilità della scheda | {{#paper_quality:1. Affidabile}} |