CAPRIATI A VOLTURNO (CE), S. Tomeo

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Dati

Topografia

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Nazione Italia
Regione Campania
Provincia Caserta
Comune Capriati a Volturno
C.A.P. 81014
Indirizzo/Località località S.Ianni, pendici del monte Gallo
Toponimo S.Ianni, Santoianni
Proprietario
Vincoli
Riferimenti cartografici
Particella catastale
Latitudine 41.492817
Longitudine 14.121786
Altitudine


Fonti storiche e identificazione

Fonti storico-epigrafiche

Le fonti scritte sono piuttosto scarse sull'edificio di S. Tomeo. Una prima notizia indiretta risale a poco dopo l'881, anno del sacco saraceno di San Vincenzo al Volturno. A quel periodo risale la prima citazione del toponimo "Capriata" nel commemoratorio del monaco Sabbatino: un elenco di beni appartenuti al'abbazia vulturnenese (CV I, pp.372-3; Regg.2002:1019). La prima notizia diretta invece, compare nel 1309 e riguarda il pagamento delle decime (RDAM:§5342). Seguita da una seconda citazione nell'anno 1326 (RDAM: §5432).

Bibliografia

CIELO L.R.,1978, Il campanile della cattedrale di Telese e la tradizione architettonica campana, in “Samnium”, 2, pp.71-95.

DI COSMO L.,2011, Considerazioni su edifici religiosi di alcuni villaggi medievali dell’Alifano, in “Sant’Angelo di Ravecanina, un insediamento medievale nel Sannio Alifano”, pp.111-128, Quaderni Campano Sannitici, II, Piedimonte Matese

MARAZZI ET ALII 2008 = Marazzi F., Frisetti A., Guarino L., Monda R., Santoro G., Santorelli S., Vignone F., Cinque chiese medievali tra Molise e Campania. Un’indagine conoscitiva preliminare, in “Annali dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli”, Napoli, pp. 239-308.

Conservazione

Si conservano il campanile in facciata e parte dei perimetrali della chiesa

Intitolazione attuale

S.Tomeo

Intitolazione storica

"Ecclesia SS. Thome et Lucie" (1309); "S. Thome" (1326)

Diocesi attuale

Isernia-Venafro


Contesto Insediativo

Descrizione

L’area in cui sorge l’antico edificio, si sviluppa sulle pendici del Monte Castellone, lungo l’attuale provinciale che collega Isernia con Capriati al Volturno. Il terreno si caratterizza per un’accentuata pendenza e per la presenza di una vasta area coltivata.

Strutture precedenti

La presenza, nelle immediate vicinanze della chiesa, di muretti a secco, in alcuni casi costituiti da grandi elementi lapidei, fa supporre che l’area fosse stata frequentata già in epoca sannitica.


Funzione

Funzione dell'edificio

chiesa

Descrizione

L’edificio dedicato a S. Tomeo è a navata unica, lunga 11 m e larga 4,30 m circa. Lo spessore dei muri perimetrali (che si conservano, in alcuni segmenti, per un’altezza massima di 3 m), varia dai 50 ai 70 cm. Il catino absidale che conserva ancora tracce di affresco, è largo 2,30 m e profondo 1,15m. Dell’edificio si conserva, per un’altezza massima di 7 m, anche l‘imponente campanile a pianta rettangolare, addossato al perimetrale della chiesa.

Galleria di immagini

Informazioni generali

Descrizione Prima del mille

L’edificio è a navata unica, lunga 11 m e larga 4,30 m circa (Di Cosmo 2001). Lo spessore dei muri perimetrali (che si conservano, in alcuni segmenti, per un’altezza massima di 3 m), varia dai 50 ai 70 cm. Il catino absidale che conserva ancora tracce di affresco, è largo 2,30 m e profondo 1,15m.

Articolazione in sequenze

Sequenza I

Periodo I
EmptyData.png Architettura

Tipologia planimetrica

navata unica absidata EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Materiali e tecniche costruttive

Tipologia di intervento

Unica fase costruttiva riconosciuta

Tecnica muraria

I paramenti murari sono realizzati in elementi calcarei di media grandezza e disposti in corsi orizzontali, alternati in alcuni punti, con 3-4 filari di laterizi. Il materiale lapideo risulta in parte squadrato, con faccia a vista ben lisciata e spigoli vivi. Sono visibili inoltre, i fori delle buche pontaie che attraversano l’intero spessore murario. le murature della torre sono realizzate con conci e bozze in calcare, disposti in filari orizzontali e legati con malta frammista a cocciopesto. Nelle angolate sono presenti grossi conci rettangolari in calcare. EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Installazioni liturgiche

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Sepolture

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Iscrizioni

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Datazione e giustificazion

Datazione e giustificazione

La datazione dell'edificio può essere inquadrata fra X e XI secolo, sulla base dell'analisi dei paramenti e dei confronti con altri edifici provvisti di torre in facciata.



Interpretazione

Datazione e giustificazione critica

La struttura non sembra mostrare stratificazioni murarie successive al periodo di fondazione. Il periodo di abbandono è inquadrabile dopo gli anni ‘30 del XIV secolo, quando la chiesa è ancora citata nelle Rationes Decimarum. La datazione a cavallo di X-XI secolo è scaturita principalmente dai confronti tecnici e tiplogici inerenti le murature e l'impianto planimetrico. EmptyData.png

Confronti

L'impianto planimetrico con navata unica absidata e torre in facciata rimanda a numerosi edifici conosciuti nella penisola. Tra questi ricordiamo le chiese abbaziali di S. Benedetto a Civitanova del Sannio (Marazzi, Ferraiuolo 2015), S. Pietro alla Foresta, S. Maria di Correano, S. Maria di Castagneto presso Maranola (Betti 1990), S. Maria di Compulteria presso Alvignano (Frisetti 2012); S. Anastasia a Ponte presso Benevento. Cui si aggiungono anche alcuni esempi croati: Sant'Elia di Bale e Sant'Elia a Valle presso Rovigno (Jurkovic 2000:83-92).


Altre Informazioni

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Informazioni sulla pubblicazione

Data marzo 9, 2017
Autore scheda informatica Federico Marazzi Scheda Personale
Autore scheda cartacea Alessia Frisetti
Stato di avanzamento della scheda 3. In corso di rilettura
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