BRENZONE (VR), S. Zeno
Dati
Topografia{{#display_map:45.677712,10.740782|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
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Regione | Veneto |
Provincia | Verona |
Comune | Brenzone |
C.A.P. | 37010 |
Indirizzo/Località | Frazione Castelletto, Via Gardesana |
Toponimo | |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 45.677712 |
Longitudine | 10.740782 |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
La chiesa è identificabile con la capella Sancti Çenonis de Brançon cum decimis et possessionibus suis che compare nella bolla Quotiens illud di Adriano IV (1159) per la pieve di Malcesine (Kehr 1923, p. 229; Borsatti 1929, pp. 338-340).
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Intitolazione attuale
S. Zeno
Diocesi attuale
Verona
Contesto Insediativo
Descrizione
La chiesa sorge a S del centro abitato di Castelletto, in prossimità del lago, in un’area occupata da un’imponente villa romana a terrazze.
Strutture precedenti
Dalla villa provengono con ogni probabilità i materiali di età romana impiegati in gran copia nell’edificio di culto.
Funzione
Funzione dell'edificio
Cappella
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | Nell’XI secolo l’edificio altomedievale venne sostituito da una nuova struttura che ne riutilizzò in parte le murature. La chiesa si presenta con una singolare planimetria a due navate diseguali e tre absidi, pure fortemente diseguali: la facciata è ad unico spiovente, con il campanile impostato sulla navata minore, quella settentrionale. Sul portale a luce quadrangolare con stipiti e architrave costituiti da blocchi romani di reimpiego si imposta un protiro su mensole con una profonda nicchia dipinta. Sopra il protiro si apre una finestrella cruciforme. L’apparato decorativo è ridotto, di fatto, alla decorazione pittorica, che riveste le tre absidi e le pareti della navata N e di quella centrale fino al centro della prima arcata. Per la ricostruzione romanica una datazione al secondo-terzo decennio del XII secolo appare la più probabile. Nei secoli successivi S. Zeno di Castelletto, detta de l’oselet per la banderuola sul campanile, divenne oggetto di devozione ma non assunse dignità parrocchiale, e all’inizio del Cinquecento versava in stato di abbandono. Nel 1713 la chiesa compare con il titolo di oratorio della Madonna di San Zen. |
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Articolazione in sequenze
Sequenza I
Periodo I | |
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Architettura | |
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Materiali e tecniche costruttive | |
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Installazioni liturgiche | |
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Sepolture | |
Posizione e relazione con l'edificioAlla chiesa altomedievale sono associate alcune sepolture privilegiate, orientate E-W, deposte davanti alla chiesa presso il perimetrale S. StruttureLe tombe sono costituite da lastre di pietra, con coperchio convesso. | |
Iscrizioni | |
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Datazione e giustificazion | |
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Interpretazione
Datazione e giustificazione critica
Sui resti della villa romana sorse in età altomedievale un edificio di culto. Alcuni studiosi (G. Garofano) datano la costruzione al IX secolo istituendo una relazione con la traslazione delle reliquie di san Zeno (807) e un confronto con gli oratori triabsidati carolingi di area alpina.
Altre Informazioni
Informazioni sulla pubblicazione
Data | mag 15, 2014 |
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Autore scheda informatica | Derek Schianta Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Monica Ibsen |
Stato di avanzamento della scheda | 4. Scheda non Verificata |
Affidabilità della scheda | {{#paper_quality:0. Media}} |