BOLOGNA, S. Isaia

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Dati

Topografia

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Nazione Italia
Regione Emilia Romagna
Provincia Città Metropolitana di Bologna
Comune Bologna
C.A.P. 40123
Indirizzo/Località via de' Marchi 31
Toponimo
Proprietario Arcidiocesi di Bologna
Vincoli Vincolo della Soprintendenza dei beni culturali, architettonici e del paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
Riferimenti cartografici
Particella catastale A 944
Latitudine 44.49388
Longitudine 11.33425
Altitudine


Fonti storiche e identificazione

Fonti storico-epigrafiche

E' attestato per la prima volta, come la chiesa di Sant'Ambrogio, nel Diploma dell'imperatore Carlo il Grosso (CDCB, n. 23, pp. 82-83). E' di nuovo menzionata nel 963: Onesto arcivescovo di Ravenna invita il vescovo di Parma a cedere al vescovo di Bologna Adalberto alcuni beni in cambio della Pieve di Santa Maria di Monteveglio e altri beni. Monastero benedettino maschile, nel 1082 viene riunito al monastero di Santo Stefano di Bologna (CDCB, n. 33, pp. 101-104; n. 55, pp. 146-148). Nel XII secolo il monastero cessa di esistere e nei documenti è citata la sola chiesa che passa sotto il controllo del monastero di Santa Maria di Felonica (Mantova) (KEHR 1911, n. 323). Tracce dell'impianto architettonico con menzione di un chiostro risultano in un documento del 24 febbraio 1182 (Codice Diplomatico Polironiano, doc. 126). Nei pressi della chiesa del monastero vi era anche il cimitero.

Bibliografia

Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna redatte e descritte, Bologna 1847, II, n.10. P. F. Kehr, Regesta Pontificum Romanorum, Italia Pontificia, voll. V, Aemilia Sive Provincia Ravennas, Berlino 1911. Codice Diplomatico Polironiano (961-1125), a cura di R. Rinaldi, C. Villani, P. Golinelli, Bologna 1993. M. Fanti, Le vie di Bologna. Saggio di toponomastica storica, voll. II, Bologna 2000, p. 446. Codice diplomatico della chiesa bolognese. Documenti autentici e spuri (secoli IV-XII), a cura di M. Fanti, L. Paolini, Roma 2004. D. Cerami, Sant'Isaia. Bologna, pp. 235-236, in Monasteri benedettini nella diocesi di Bologna (secc. VII-XV), a cura di P. Foschi, San Lazzaro di Savena (BO), 2017.

Conservazione

Esistente

Intitolazione attuale

Sant'Isaia

Intitolazione storica

sant'Isaia

Diocesi attuale

Arcidiocesi di Bologna

Diocesi storica

Diocesi di Bologna


Contesto Insediativo

Descrizione

E' considerata per tradizione una delle chiese più antiche di Bologna, infatti secondo una leggenda in quel luogo, fuori dalle mura della città, nella fascia suburbana nord-occidentale, fu eretta una chiesa già nel I secolo d.C.. La chiesa attuale fu riedificata tra il 1624 e il 1633 su disegno di Sebastiano Fiorini. Verso la metà del XIX secolo, su disegno di Luigi Marchesini, la chiesa fu ampliata, fu rifatta l'abside, fu costruita la sagrestia e su un fianco fu aggiunto l'attuale porticato.

Abitato contemporaneo

Intorno alla chiesa sorse un borgo ricordato nell'anno 1186 (Archivio Storico di Bologna, S. Salvatore, 145/2592, n. 40).


Funzione

Funzione dell'edificio

Chiesa parrocchiale


Galleria di immagini

Informazioni generali

Descrizione

Articolazione in sequenze

Interpretazione

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Altre Informazioni

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Informazioni sulla pubblicazione

Data 2020/10/19
Autore scheda informatica Paola Porta Scheda Personale
Autore scheda cartacea Arianna Gaspari
Stato di avanzamento della scheda 1. In corso di compilazione
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