BLEGGIO SUPERIORE (TN), S. Martino: differenze tra le versioni
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Versione delle 19:31, 2 feb 2020
Dati
Topografia{{#display_map:46.036132,10.808133|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
---|---|
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Comune | Bleggio Superiore |
C.A.P. | 38071 |
Indirizzo/Località | Monte S. Martino |
Toponimo | |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 46.036132 |
Longitudine | 10.808133 |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
Nella visita pastorale di Bernardo Clesio (1537) la chiesa di S. Martino, insieme a quella di S. Alberto non lontana dal passo Duron, è definita campestre (campestres vero ecclesias habet Sancti Martini et Sancti Alberthi; Cristoforetti 1989, p. 222).
Bibliografia
G.P. BOGNETTI, La Brescia dei Goti e dei Longobardi, in Storia di Brescia. I. Dalle origini alla caduta della Signoria viscontea (1426), Brescia 1963, pp. 393-447.
G.P. BROGIOLO, Un’enclave bizantina sul lago di Garda, in G.P. BROGIOLO (a cura di), Le fortificazioni del Garda e i sistemi di difesa dell’Italia settentrionale tra tardoantico e alto medioevo, Mantova 1999, pp. 13-20.
G.P. BROGIOLO, E. CAVADA, A. COLECCHIA, L’aerofotointerpretazione come strumento di lettura del paesaggio antico: possibilità applicative in area alpina. L’esperienza nelle Giudicarie, in M. DE VOS (a cura di), Archeologia e territorio. Metodi, materiali, prospettive. Medjerda e Adige: due territori a confronto, Trento 2004, pp. 511-546.
L.M. CALDERA, La pieve del Bleggio nella storia e nell’arte, Trento 1989.
E. CAVADA, Castelli, insediamenti fortificati e chiese su altura. Alcuni casi archeologici a confronto, in Itinerari e itineranti attraverso le Alpi dall’antichità all’alto medioevo (atti del Convegno di Studio AICC), Trento 2005, pp. 123-147 (= “Studi Trentini di Scienze Storiche. Sezione Prima”, LXXXIV, pp. 889-913).
E. CAVADA, Loci Sancti Martini: la chiesa e la fortezza. Riflessioni su presenze e luoghi nella valli alpine centrali, in Carlo Magno e le Alpi, Atti XVIII Congresso internazionale di Studi sull’Alto medioevo, Spoleto 2007, pp. 229-251.
E. CAVADA, E. FORTE, Progetto “monte San Martino/Lundo-Lomaso”. L’oratorio. Evidenze, modifiche, significati, in G.P. BROGIOLO (a cura di), Nuove ricerche sulle chiese altomedievali del Garda, Mantova 2011, pp. 131-156.
A. COLECCHIA, Metodi di approccio al territorio per lo studio del paesaggio antico. L’esperienza nelle Giudicarie Esteriori (TN) dall’aerofotointerpretazione all’indagine sul terreno, “Archeologia Medievale”, 28 (2001), pp. 441-452.
A. COLECCHIA, Castrum di San Martino, in E. POSSENTI, G. GENTILINI, W. LANDI, M. CUNACCIA (a cura di), APSAT 4. Castra, Castelli e domus murate. Corpus dei siti fortificati trentini tra tardo antico e basso medioevo. Schede 1, Mantova 2013, pp. 299-302.
G. CRISTOFORETTI, La visita pastorale del Cardinale Bernardo Clesio alla diocesi di Trento 1537-1538, Bologna 1989.
Conservazione
Rudere
Contesto Insediativo
Descrizione
La chiesa sorge sulla sommità del monte omonimo che, da quota m 1450 s.l.m., sovrasta da N-W il Passo del Duron (m 1037 s.l.m.), il principale tramite di collegamento tra le Giudicarie Esteriori e l’incrocio vallivo di Tione, tra la valle Rendena (a N) e la valle del Chiese in direzione di Brescia (a S).
Abitato contemporaneo
I ruderi sono compresi in uno spazio fortificato, anche se non è chiaro se sia contemporaneo all'edificio di culto.
Funzione
Funzione dell'edificio
Non specificata
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | La chiesa di S. Martino si trova all'interno del castrum di S. Martino. Citata nelle fonti tarde, per la chiesa è tuttavia ipotizzabile una fondazione forse già altomedievale, per alcuni indizi: la dedicazione, la posizione a controllo della viabilità e i confronti con S. Martino di Lundo. L'edificio, in stato di rudere, è ad aula unica quadrangolare con abside semicircolare. |
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Articolazione in sequenze
Sequenza I
Periodo I | |
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Architettura | |
Tipologia planimetricaA navata unica (quadrangolare) con abside sporgente Dimensioni6,5 x 6,5 m circa (interne) OrientamentoE-W Articolazione e annessiL’ingresso è a W, preceduto forse da un atrio (Caldera 1989, p. 40). | |
Materiali e tecniche costruttive | |
Tecnica murariaI muri, di spessore di 60/70 cm, sono costruiti con pietre recuperate in situ, disposte in filari orizzontali e legate da malta di calce; l’inserzione di zeppe ne regolarizza i corsi. Altri elementi strutturali e architettoniciIn posizione centrale nell’intradosso dell’abside, che ha un’altezza di muratura conservata fuori terra di circa 2 m, si apre una monofora a feritoia strombata. | |
Installazioni liturgiche | |
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Sepolture | |
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Iscrizioni | |
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Datazione e giustificazion | |
Datazione e giustificazioneLa costruzione della chiesa è posteriore alla realizzazione del circuito difensivo (per stratigrafia). |
Interpretazione
Datazione e giustificazione critica
L’inserimento della chiesa in un castrum dominante in rapporto alla rete viaria e la sua intitolazione sono indizi a favore di una probabile fondazione (alto)medievale, al momento tuttavia non supportata da alcuna prova documentaria, diretta o indiretta.
Confronti
L’ipotesi di un’origine medievale della chiesa si fonda, oltre che sull’intitolazione e sulla posizione strategica del sito, sui confronti tipologici che accostano il S. Martino del Bleggio all’edificio presente nell’abitato fortificato del monte di San Martino nel Lomaso, sul lato opposto della valle, a circa 980 m di altitudine (Cavada, Forte 2011).
Altre Informazioni
Osservazioni
Singolare è la frequenza, in questa parte di territorio trentino (Giudicarie Esteriori, Alto Garda), delle dedicazioni a s. Martino riferite a luoghi ubicati lungo gli itinerari vallivi e intermontani. Un’ipotesi, già avanzata da G.P. Bognetti (Bognetti 1963, pp. 449, 453), spiega le numerose intitolazioni al santo come indizio di un intervento messo in atto da Carlo Magno che, dopo l’incorporazione del regno longobardo, avrebbe affidato, in chiave strategico-militare, al monastero di S. Martino di Tours il controllo degli importanti itinerari stradali alpini che dalla Rezia portavano alla Pianura Padana (Brogiolo 1999, p. 15; Cavada 2007).
Informazioni sulla pubblicazione
Data | 2020/02/02 |
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Autore scheda informatica | Careuser Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Annalisa Colecchia |
Stato di avanzamento della scheda | 5. Scheda Verificata |
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