BIUMO INFERIORE (VA), SS. Pietro e Paolo: differenze tra le versioni

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Versione attuale delle 17:36, 16 ago 2020

Dati

Topografia

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Nazione Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Comune Varese
C.A.P. 21100
Indirizzo/Località Biumo Inferiore, Piazza XXVI Maggio
Toponimo
Proprietario
Vincoli
Riferimenti cartografici IGM TL : X 486500.5, Y 5074964, BR X 487886.9, Y : 45073773.3; CTR X: 1487.210, Y: 45074.346
Particella catastale Catasto 1722, foglio 12
Latitudine 45.822736
Longitudine 8.834882
Altitudine


Fonti storiche e identificazione

Fonti storico-epigrafiche

La chiesa di SS. Pietro e Paolo di Biumo Inferiore, ricordata per la prima volta in un documento del 1068 e nel XIII secolo, svolse da età altomedievale funzioni di chiesa pievana della castellanza di Biumo Inferiore (Bimi inferior (sic) ecclesiae sancti Petri, L.N. 292a), in seguito integrata nel tessuto urbano di Varese. Le visite pastorali, e i rilievi redatti, della fine del XVI secolo indicano che la chiesa aveva un’unica navata orientata est/ovest biabsidata, che ogni abside era provvista di un altare (Visite Pastorali AAV, cartella Biumi Inferiore). La facciata della chiesa era preceduta da un portico e circondata su lati occidentale e settentrionale da un cimitero protetto da muri. All’altezza del presbiterio si apriva l’accesso a due annessi, a pianta quadrata, ad uso del prete.

Fonti archeologiche

Scavi archeologici condotti in occasione di lavori di restauro nella chiesa attuale in prossimità dell’area presbiteriale e parzialmente dell’aula (BINAGHI LEVA, MELLA PARIANI 2000-2002).

Bibliografia

G.A.ADAMOLLO, L. GROSSI, Cronaca di Varese, a cura di C. Mantegazza, Varese 1931.

M. BERTOLONE, Varese: le sue Castellanze e i suoi rioni, Milano 1955.

M.A. BINAGHI LEVA, R. MELLA PARIANI, Varese. Antica chiesa parrocchiale dei ss. Pietro e Paolo. Individuazione della chiesa biabsidata protoromanica, in NSAL 2000-2002, pp. 199-201.

Le carte della chiesa di Santa Maria del Monte di Velate, vol. I. 922-1170, a cura di P. Merati, Varese (Insubria University Press) 2005, nn. 5 e 84, pp. 8-9, 147-148.

L. GIAMPAOLO, La Castellana di Biumo Inferiore, in Calandari do ra Famiglia Bosina par or 1959, Varese 1958, pp. 25-59, part. 38-39.





Contesto Insediativo

Descrizione

Nei documenti di X e XI secolo la Castellanza di Biumo inferiore è ricordata principalmente per il suo carattere agreste, leggermente discosta da Varese. Biumo è posta lungo le vie di accesso a Varese, interna alla Castellanza da tempo ormai integrata nel tessuto urbano. Nell’area sono emersi in momenti successivi tombe a cremazione romane e un ossario di IV secolo d.C. Varese è città di intermediazione tra il Sacro Monte, il Campo dei Fiori e il Monte tre Croci e l’inizio della piana che scende lungo gli assi dell’Olona e di Gallarate. Una sorta di luogo di uscita delle valli settentrionali. La città si raggiunge agevolmente percorrendo l’autostrada Milano/laghi (A8) e le diverse arterie statali e provinciali di raccordo con la tessitura insediativi del territorio della Lombardia Nord-occidentale, delle valli che conducono al Canton Ticino e al vicino Piemonte. Biumo inferiore è menzionato una prima volta in un Breve Memorationis, precedente il 959, nel quale si afferma che la chiesa di S. Maria del Monte possiede censi a Bimmio Subto, poi in una Cartula Vendicionis (1124 aprile) sottoscritta a Varese, che attesta la vendita da parte di Giovanni di Biumo Inferiore, di legge longobarda, per 42 soldi d’argento di un appezzamento di campo, vigna e bosco in Biumo (Bimio de supto). L’area aveva caratteri rurali ed aveva coltivi misti.



Funzione

Descrizione

Solo dal XIII secolo è certa la funzione pubblica pievana

Galleria di immagini

Informazioni generali

Descrizione I recenti scavi archeologici condotti, in occasione di lavori di restauro, nella chiesa attuale in prossimità dell’area presbiteriale e parzialmente dell’aula hanno evidenziato tre diversi periodi costruttivi, oltre alle più recenti riedificazioni, attribuibili cronologicamente al VII/IX secolo (I periodo), al X secolo (II periodo), al XI/XIII secolo (III periodo). E’ difficile precisare la funzione della chiesa nella sua fase più antica, anche per la limitatezza delle indagini, solo dal XIII secolo è certa la funzione pubblica pievana. L’attuale chiesa ha impianto tardocinquecentesco e seisettecentesco. Un primo massiccio intervento modificatorio è da attribuire al secolo XVI, quando si creò un aula unica terminante in una sola abside molto profonda, originariamente quadrangolare. Gran parte della chiesa venne poi riedificata nel 1721 su disegni di Giovanni Battista Orrigoni di Biumo, l’abside ebbe la forma ad emiciclo con due coppie di cappelle laterali a pianta quadrangolare. All’esterno la chiesa è preceduta da un portico.

Articolazione in sequenze

Sequenza I

Periodo I
EmptyData.png Architettura

Tipologia planimetrica

Navata unica EmptyData.png

Dimensioni

Lunghezza m 8,50 e larghezza m 6,50.

Orientamento

Est/ovest

Articolazione e annessi

Si conservano due tratti di muratura perimetrale realizzati in ciottoli e malta (l. m. 8, la. m. 0,67), ortogonali e legati tra loro. EmptyData.png

Materiali e tecniche costruttive

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Installazioni liturgiche

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Sepolture

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Iscrizioni

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Datazione e giustificazion

Datazione e giustificazione

VII-IX secolo.


Sequenza II

Periodo II
EmptyData.png Architettura

Tipologia planimetrica

A tre navate con due absidi gemine. EmptyData.png

Dimensioni

N/S m 11/11,50, E/O m 17/17,50 EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Materiali e tecniche costruttive

Tipologia di intervento

Ricostruzione (dopo abbattimento) EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Decorazioni applicate alle murature e alla costruzione

Il residuo di alzato murario dell’abside Nord conservava al suo interno un lacerto di velario affrescato a calce coevo ai tratti di affresco individuati sulle lesene dell’aula. Rispetto ai numerosi confronti attestati in area varesina e comasca datati tra XI e XII secolo, il velario di Biumo Inferiore mostra un panneggio, con sfondo variato nella gamma degli ocra, piuttosto rigido, la bordura bluastra è ornata da un nastro sinuoso che si alterna a fasce decorate ad occhi puntinati. E’ abbastanza gradevole la scelta cromatica. L’attribuzione cronologica potrebbe essere all’XI secolo . Il fondo ha i colori nella gamma degli ocra e bordura bluastra decorata da occhi puntinati datati, per confronti con altri simili d’area varesina e comasca, all’XI secolo. Altri frammenti da analizzare, anche se riscontri, non puntuali, si hanno ad esempio nelle soluzioni decorative dell’altare di S. Pietro in Gemonio attribuite al X/XI secolo e nella fascia a velario che corre al I ordine inferiore dell’abside di S. Michele di Gornate, più tardo.

Installazioni liturgiche

Altare

Nella lesena che sottolinea il raccordo tra le due absidi venne collocato un altare con tabernacolo per l’eucarestia, con confronto nel S. Maurizio ad Erba. EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Sepolture

Posizione e relazione con l'edificio

L’area attorno alla chiesa era utilizzata a cimitero. EmptyData.png

Iscrizioni

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Datazione e giustificazion

Datazione e giustificazione

X-XI secolo.



Interpretazione

Datazione e giustificazione critica

Diversi periodi individuati:

I - impianto a navata unica

II - probabilmente nel X secolo il fabbricato venne abbattuto per costruire una nuova chiesa a tre navate terminante ad oriente in due absidi gemine. Frammento di velario nell'abside nord ha confronti nell'XI secolo.

III - Secoli XI-XIII. Rifacimento della pavimentazione della chiesa realizzato in malta ricoperta da uno strato di cocciopesto. Costruzione di una sepoltura nell'angolo N/E (T.2). La tomba ha struttura a loculo in muratura (m 2,70X1,50) di grossi ciottoli immaltati e copertura a due lastre di serizzo. Conteneva uno scheletro deposto senza corredo.

IV - costruzione di un nuovo edificio chiesastico nella seconda metà XVI secolo (avanzamento della facciata, sepolcri ipogei a camera voltata, cappelle laterali). EmptyData.png

Confronti

Confronti con la chiesa di periodo II si trovano a S.Eufemia all’Isola Comacina, S. Maurizio d’Erba, S. Pietro di Sureggio in Canton Ticino (datata al VIII/IX secolo, poi sostituita da un’abside quadrangolare).


Altre Informazioni

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Informazioni sulla pubblicazione

Data 2020/08/09
Autore scheda informatica Careuser Scheda Personale
Autore scheda cartacea Marina De Marchi
Stato di avanzamento della scheda 5. Scheda Verificata
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