BISUSCHIO (VA), S. Giuseppe

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Dati

Topografia

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Nazione Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Comune Bisuschio
C.A.P. 21050
Indirizzo/Località Via G. Garibaldi, 12
Toponimo
Proprietario
Vincoli
Riferimenti cartografici
Particella catastale
Latitudine 45.875087
Longitudine 8.870859
Altitudine


Fonti storiche e identificazione

Fonti storico-epigrafiche

Sulla scorta degli studi di L. Giampaolo (GIAMPAOLO 1960) è stato possibile identificare il luogo di culto con la scomparsa chiesa di S. Dionigi, ricordata per la prima volta “in plebe arzirate loco bexusgio ecclesia sancti dionixii” (Liber Notitiae, col. 101 c).

Fonti archeologiche

Nel corso di interventi di ristrutturazione la Soprintendenza Archeologica della Lombardia, sotto la direzione di M.A. Binaghi Leva, nel settembre 1999, ha condotto una ricerca archeologica preventiva, finalizzata alla tutela dell’antico impianto costruttivo, indagando stratigraficamente la chiesa e la contigua sacrestia

Bibliografia

M. BERTOLONE, Carta archeologica d'Italia. La Lombardia. F. 31, Varese, Firenze, 1950.

M.A. BINAGHI LEVA, Bisuschio (Va). Chiesa di S. Giuseppe. Indagine archeologica, in “NSAL”, 1999/2000, (2002), pp. 239-241.

L. GIAMPAOLO, Bisuschio, l’istituzione della Parrocchia e stroria delle sue chiese, in “RSSV”, VI, 1960, pp. 79-121.

Liber notitiae sanctorum Mediolani. Manoscritto della Biblioteca Capitolare di Milano, a c. di M. MAGISTRETTI, U. MONNERET DE VILLARD, Milano, 1917.

L. RINALDI, Contributo al romanico varesino, in "RSSV", XIX, 1992, pp. 5-16.


Intitolazione attuale

S. Giuseppe

Intitolazione storica

S. Dionigi

Diocesi attuale

Milano

Diocesi storica

Milano


Contesto Insediativo

Descrizione

Centro di montagna, caratterizzato da un profilo abbastanza vario, che passa da un minimo di 325 m a un massimo di 1042 m s.l.m. Sorge sulla riva sinistra del rio Molinara, che versa le sue acque nel Lago di Lugano. E’ situato sulla strada di fondovalle che collega il Lago di Lugano con l’agro varesino. Nella località sono ricordati il ritrovamento di tombe romane e di due “anforette verniciate” sporadiche (BERTOLONE 1950, p. 13).

Strutture precedenti

Lo scavo ha messo in luce alcune interessanti evidenze, tra cui ventisette buche di palo poste a breve distanza reciproca lungo un allineamento rettilineo NNE/SSW, interpretate come una palizzata difensiva o un edificio abitativo ligneo (datato al VI-VII sec. d.C.), costruito nell’adiacenza di un ipotizzato nucleo insediativo rurale (Periodo 1, fase I). In un momento immediatamente successivo (Periodo 1, fase II), in prossimità delle evidenze descritte, è stata documentata un’area cimiteriale ad inumazione, posta lungo un asse viario antico in corrispondenza dell’attuale via Garibaldi. Le sepolture, orientate WNW/ESE, sono tutte inumazioni singole, in parte disturbate dalle fasi successive. Pertinenti a tre individui adulti, deposti in loculo litico murario (T2) e in loculo litico di lastre prive di legante (T5 – T3), pur nell’assenza di corredo possono essere datate, in ragione dei rapporti stratigrafici ad un orizzonte cronologico di età longobarda (VII sec. d.C.)


Funzione

Funzione dell'edificio

Incerta

Descrizione

Probabilmente si trattava di un luogo di culto con cura d’anime dipendente dalla pieve di Arcisate.

Galleria di immagini

Informazioni generali

Descrizione Sono state evidenziate sei distinte fasi di antropizzazione del sito a partire dall’età altomedievale. Le ultime quattro fasi si riferiscono ai quattro edifici di culto che si sono succeduti in corrispondenza dell’attuale chiesa di S. Giuseppe.

Periodo 1 – Un edificio abitativo ligneo costruito nell’adiacenza esterna del nucleo urbano, probabilmente ristrutturato più volte nel tempo. Un’area cimiteriale ad inumazione, situata all’aperto, nell’immediata adiacenza esterna al nucleo abitativo circolare, posta lungo l’asse viario che da questo fuoriesce lungo grossomodo l’attuale Via Garibaldi.

Periodo 2 – Coincide con la costruzione di una chiesa (chiesa B) sull’area cimiteriale extramuranea, evidentemente per lo meno parzialmente non più in uso in quel momento, ribadendo comunque nella scelta del sito la sacralità del luogo (v. sezione Sequenza).

Periodo 3 – Adiacente al fianco S dell’aula della chiesa B si edifica una nuova chiesa (v. sezione Sequenza).

Periodo 4 – Ristrutturazione romanica dell’edificio. L’emiciclo absidale ad arco oltrepassato viene ricostruito in forme romaniche, la chiesa assume una funzione cimiteriale.

Periodo 5 – Costruzione della chiesa attuale in senso N - S. Della chiesa carolingia si mantiene in uso il campanile, pur esternamente trasformato in modo più consono al gusto del tempo, e l’abside con l’altare di S. Dionigi viene mantenuto come cappella laterale. La primitiva cappella è invece distrutta per far posto alla sacrestia.

Articolazione in sequenze

Sequenza II

Periodo II
EmptyData.png Architettura

Tipologia planimetrica

A navata unica con abside sporgente EmptyData.png

Dimensioni

Dim. esterne: largh. m 5,50; lungh. Perlomeno m 6,20 in quanto non è stato individuato il muro della facciata. L’abside, a tutto sesto, presenta un raggio esterno di m 2,20; una larghezza interna di m 3,10 e si raccorda all’aula con una spalletta di m 0,50.

Orientamento

E-W e con abside a E

Articolazione e annessi

Ambiente quadrangolare, adiacente al perimetrale N dell’aula EmptyData.png

Materiali e tecniche costruttive

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Tecnica muraria

Sono state individuate le fondazioni murarie realizzate in ciottoli e conci legati con abbondante malta tenace, relative ai perimetrali N e S del l’aula, all’emiciclo absidale a tutto sesto.

Livelli d'uso e pavimenti

Strato di malta all'interno. EmptyData.png EmptyData.png

Installazioni liturgiche

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Sepolture

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Iscrizioni

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Datazione e giustificazion

Datazione e giustificazione

Mancano reperti significativi tali da inquadrare cronologicamente la chiesa che può essere genericamente ascritta ad un periodo successivo al VII sec. (periodo 1, fase II) e precedente al IX sec. (Periodo 3), dal momento che le relazioni stratigrafiche suggeriscono un’anteriorità di questo ambiente con quello successivamente edificato.


Sequenza III

Periodo III
EmptyData.png Architettura

Tipologia planimetrica

A navata unica con abside sporgente. EmptyData.png

Dimensioni

Misura 10,20 m di lunghezza per 7 m di larghezza. L’abside curvilinea a sesto oltrepassato ha lunghezza interna di 2,20 m e diametro interno 4,20 ed è raccordata alla navata da una breve spalletta di 0,30 m. EmptyData.png

Articolazione e annessi

Le molte lacune nel muro laterale comune non consentono di sapere se tale struttura divisoria fosse stata abbattuta per creare un unico spazio comune (chiesa a due navate e due absidi) o mantenuta con l’intenzione di preservare l’autonomia di due aule distinte. A questo periodo è pertinente una torre campanaria quadrangolare, corrispondente all’attuale campanile trasformato internamente nel periodo 4 (v. sezione Informazioni generali) EmptyData.png

Materiali e tecniche costruttive

Tipologia di intervento

Costruzione. Adiacente al lato S della chiesa del periodo precedente, viene edificato un nuovo edificio di culto.

Tecnica muraria

L’analisi delle murature emerse dallo scavo ha evidenziato caratteristiche unitarie: l’utilizzo di conci di pietra di colore più scuro del Periodo 2 e in parte di ciottoli, organizzati in corsi orizzontali e posizionati verticalmente, lievemente inclinati nel medesimo senso e legati da malta grigia scura, mista a grumi di calce. EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Installazioni liturgiche

EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Sepolture

EmptyData.png EmptyData.png

Iscrizioni

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Datazione e giustificazion

Datazione e giustificazione

La tipologia della tecnica muraria e la pianta dell’abside hanno suggerito all’editore (BINAGHI LEVA 1999-2000) di assegnare l’edificazione dell’edificio a un orizzonte di età carolingia (IX sec.).



Interpretazione

Datazione e giustificazione critica

La più antica attestazione antropica, ossia l’edificio abitativo ligneo, probabilmente ristrutturato più volte nel tempo, è riferibile ad età altomedievale (sec. VI/ VII). Le sepolture, pur nell’assenza di manufatti datanti, possono essere ascritte, in relazione alla stratigrafia e alla tipologia strutturale (forma antropomorfa), ad un orizzonte cronologico d’età longobarda (sec. VII). Per la costruzione del primo edificio di culto, pur mancando di reperti significativi per la focalizzazione cronologica, è stato proposta una forbice temporale compresa tra VI e IX sec. Il secondo edificio, in considerazione della tecnica muraria e della conformazione dell’abside, è attribuito ad età carolingia (IX sec.). Le fasi successive vanno rispettivamente assegnate all’ XI e al XVII sec. EmptyData.png EmptyData.png


Altre Informazioni

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Informazioni sulla pubblicazione

Data 2020/08/16
Autore scheda informatica Careuser Scheda Personale
Autore scheda cartacea Marina De Marchi
Stato di avanzamento della scheda 4. Scheda non Verificata
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