BELLUNO, S. Martino
Dati
Topografia{{#display_map:46.137724,12.217019|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
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Regione | Veneto |
Provincia | Belluno |
Comune | Belluno |
C.A.P. | 32100 |
Indirizzo/Località | Piazza Duomo |
Toponimo | |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 46.137724 |
Longitudine | 12.217019 |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
La chiesa compare per la prima volta in un atto di donazione del vescovo di Belluno Teodaldo a favore dei Canonici della Cattedrale (1 marzo 853, Documenti antichi 1991, pp. 61-62).
Bibliografia
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Conservazione
Si conserva in alzato la fase cinquecentesca.
Intitolazione attuale
S. Martino
Intitolazione storica
S. Martino
Diocesi attuale
Belluno
Contesto Insediativo
Descrizione
La città di Belluno, sorta alla confluenza tra il fiume Piave e il torrente Ardo, sorge su un ampio sperone roccioso caratterizzato da pendii piuttosto ripidi.
Strutture precedenti
Dell’abitato romano, le notizie disponibili sono alquanto frammentarie; è possibile comunque ipotizzare che il sito della cattedrale fosse ubicato in un’area principalmente occupata da edifici residenziali privati. Accertato è inoltre il rinvenimento nell’area della piazza Duomo di tubazioni sia in pietra sia in piombo.
Abitato contemporaneo
Resti di probabili strutture altomedievali erano concentrati intorno a piazza Duomo.
Funzione
Funzione dell'edificio
Cattedrale
Complessi architettonici
In occasione dei lavori di rifacimento cinquecenteschi fu demolita, nel 1555, la chiesa di S. Giovanni Battista (indicata nelle fonti anche come chiesa del battistero) che sorgeva sulla medesima piazza.
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | La cattedrale di Belluno, centro attestato come sede di diocesi nel 589-591 sorgeva quasi certamente sul sito della fabbrica attuale. E' possibile ipotizzare che il sito della cattedrale fosse ubicato in un’area occupata da edifici residenziali privati e che essa abbia conosciuto due fasi altomedievali comprese tra VI e IX secolo. L’edificio fu ricostruito a partire dal 1519, a causa di un crollo avvenuto nel 1516, con l'inversione dell'abside da E a W. I lavori si protrassero a lungo per concludersi nella prima metà dell’800. Il terremoto del 1873 la rase quasi al suolo e fu pertanto restaurata nel 1896. L'ultimo restauro risale al 1970. |
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Articolazione in sequenze
Sequenza I
Periodo I | |
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Architettura | |
Tipologia planimetricaPianta Sconosciuta | |
Materiali e tecniche costruttive | |
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Installazioni liturgiche | |
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Sepolture | |
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Iscrizioni | |
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Datazione e giustificazion | |
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Sequenza II
Periodo II | |
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Architettura | |
Tipologia planimetricaPianta Sconosciuta | |
Materiali e tecniche costruttive | |
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Installazioni liturgiche | |
RecinzioniAlcuni frammenti di pluteo databili al IX secolo sono in parte murati sulla facciata esterna della fabbrica attuale, in parte conservati nel Museo Civico di Belluno. Sono caratterizzati da una decorazione con nastro a tre solchi formanti una maglia di cerchi intrecciati. I frammenti furono rinvenuti alcuni anni fa durante lavori di restauro nello stabile attualmente occupato dalla curia vescovile, già sede del Capitolo dei Canonici. I confronti di questi resti di decorazione liturgica vanno dall’ambito territoriale bellunese (Cesa di Limana, Santa Croce del Lago) al territorio trevigiano (Ceneda, Treviso) fino a sconfinare fuori regione (Como, Torino, Ferentino, Roma). | |
Sepolture | |
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Iscrizioni | |
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Datazione e giustificazion | |
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Interpretazione
Datazione e giustificazione critica
Non si conosce quale fosse la pianta, l’orientamento né tanto meno l’eventuale articolazione in fasi della chiesa primitiva; tuttavia, è possibile ipotizzare che la cattedrale abbia conosciuto forse due fasi altomedievali: una prima legata alla fondazione stessa, contemporanea al vescovo Laurentius (entro la fine del VI secolo); una seconda, di epoca carolingia indiziata da alcuni frammenti di pluteo databili al IX secolo.
Interpretazione
La cattedrale di Belluno, centro attestato come sede di diocesi nel 589-591 sorgeva quasi certamente sul sito dell'edificio attuale.
Altre Informazioni
Informazioni sulla pubblicazione
Data | dicembre 18, 2013 |
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Autore scheda informatica | Derek Schianta Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Elisa Possenti |
Stato di avanzamento della scheda | 4. Scheda non Verificata |
Affidabilità della scheda | {{#paper_quality:0. Media}} |