BAGNOLI IRPINO (AV), S. Lorenzo

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Dati

Topografia

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Nazione Italia
Regione Campania
Provincia Avellino
Comune Bagnoli Irpino
C.A.P. 83043
Indirizzo/Località contrada San Lorenzo
Toponimo
Proprietario
Vincoli
Riferimenti cartografici
Particella catastale
Latitudine 40°49'31 N
Longitudine 15°3'32 E
Altitudine


Fonti storiche e identificazione

Bibliografia

CDV, VI = Codice Diplomatico Verginiano, vol. VI, 1169-1176, (a cura di) Tropeano P. M., Montevergine 1982.

AA.VV., La Campania paese per paese, vol. II, Firenze 1997, pp. 236-239.

Aulisa T., Appenino picentino: chiese, opere d’arte e centri storici in 4 comuni irpini: Bagnoli, Montella, Nusco, Cassano, Nusco 1989.

Capasso E., S. Amato da Nusco. Monografia storico-critica, Avellino 1935.

Galasso G., I comuni dell’Irpinia. Storia, arte, monumenti, Avellino 2005.

Passaro G., Antiche chiese campestri in diocesi di Nusco: S. Lorenzo Martire, S. Maria La Longa, S. Giovanni in Gualdo, Napoli 1979.

Passaro G., Vita opere e miracoli di S. Amato da Nusco. Le fonti storiche, Napoli 1993.

Scandone F., L’alta valle del Calore. Vol. I. Montella antica e medioevale e la sue costruzioni municipali, Napoli 1911.

Scandone F., L’alta valle del Calore. Vol. II. Il feudo e il municipio di Montella dal dominio dei normanni a quello della Casa d’Aragona, Palermo 1916.

Tanzarella S. (a cura di), Dizionario storico delle diocesi. Campania, Palermo 2010.

Conservazione

in stato di rudere

Intitolazione attuale

Chiesa di San Lorenzo

Diocesi attuale

Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia


Contesto Insediativo

Descrizione

il centro abitato di Bagnoli Irpino sorge alle falde della dorsale appenninica, nella zona centro-meridionale della regione irpina. La chiesa di San Lorenzo sorge in una contrada periferica, a S-O dal centro urbano, poco distante dalla Strada Provinciale 143. La zona, che nel toponimo richiama l’intitolazione della chiesa, si caratterizza per una spiccata valenza agricola.

Strutture precedenti

le prime testimonianze della presenza umana nella zona risalgono al III-II millennio a.C. Ceramiche di impasto ed industrie litiche in selce sono state rinvenute, infatti, sulle rive del Lago di Laceno e sull’altopiano di Sazzano. Tesoretti monetali di età repubblicana, iscrizioni funerarie e reperti vascolari provengono, invece, dalle località Fontigliano, Gualle, Bosco e Fiesta. Stanziamenti rustici, ville e acquedotti di età romana sono venuti alla luce, infine, nelle contrade Patierni e Crisci.

Abitato contemporaneo

il borgo di Belneoli, citato per la prima volta nel 1001, si sovrappone ad un casale esistente già in età longobarda, mentre l’edificazione del castello è da attribuire ad Arechi II. Primo feudatario del luogo è stato, nel 1197, il tedesco Diopoldo, Conte di Acerra che, investito del ducato di Spoleto, perde il feudo nel 1211. La prima menzione del casale di San Lorenzo, invece, si ritrova in una pergamena datata al settembre 1171 (CDV VI, 533).


Funzione

Funzione dell'edificio

Santuario


Galleria di immagini

Informazioni generali

Descrizione Fino al mille: non esistono menzioni dirette della chiesa precedenti al X secolo

Dopo il mille: l’edificazione della chiesa di San Lorenzo si lega all’attività di Amato, Vescovo di Nusco, attivo tra il 1080 e il 1093, lasso di tempo che intercorre tra la nomina a vescovo e la sua morte. Tale ipotesi, avanzata da numerosi storici locali, non trova conferma, però, in nessun documento. Del casale sorto intorno alla chiesa troviamo menzione nel 1171, ma non si hanno ulteriori informazioni. La chiesa di cui sono attualmente visibili i ruderi sarebbe quella costruita, sullo stesso sito della precedente, nel 1224 e poi distrutta dal terremoto del 1980. Di tale edificio si conservano, oltre ai muri perimetrali, la lapide che riporta la data della consacrazione, un tempo murata nella facciata della chiesa. I ruderi dell’edificio religioso (23x10 m circa) permettono, però, di ricostruirne l’assetto originario, costituito da un’aula longitudinale con orientamento E-0, a navata unica ed abside semicircolare sporgente. Pertanto è possibile fissare l’abbandono dell’edificio medievale tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo, essendosi resa necessaria la realizzazione della nuova chiesa, consacrata, appunto, nel 1244.

Articolazione in sequenze

Interpretazione

Datazione e giustificazione critica

assoluta (14C, testi, iscrizioni): XI secolo EmptyData.png

Confronti

Chiesa San Salvatore del Prato, Montella Chiesa San Pietro Vecchio, Montella



Informazioni sulla pubblicazione

Data febbraio 23, 2015
Autore scheda informatica Federico Marazzi Scheda Personale
Autore scheda cartacea Consuelo Capolupo
Stato di avanzamento della scheda 3. In corso di rilettura
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