AVELLINO, S. Benedetto

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Dati

Topografia

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Nazione Italia
Regione Campania
Provincia Avellino
Comune Avellino
C.A.P. 83100
Indirizzo/Località vicolo dell’Orologio/Località “Terra”
Toponimo Ripa dei Benedettini
Proprietario
Vincoli
Riferimenti cartografici
Particella catastale
Latitudine 40°54'54.67"N
Longitudine 14°47'45.67"E
Altitudine


Fonti storiche e identificazione

Bibliografia

CDC, IV= Codex Diplomaticus Cavensis, vol. IV, (a cura di) Schiani M., Morcaldi M., De Stefano S., Napoli 1877.

CDC, V= Codex Diplomaticus Cavensis, vol. V, (a cura di) Schiani M., Morcaldi M., De Stefano S., Napoli 1878.

CDV, I = Codice Diplomatico Verginiano, vol. I, 947-1102, (a cura di) Tropeano P. M., Montevergine 1977.

CDV, III = Codice Diplomatico Verginiano, vol. III, 1132-1151, (a cura di) Tropeano P. M., Montevergine 1979.

CDV, IV = Codice Diplomatico Verginiano, vol. IV, 1151-1160, (a cura di) Tropeano P. M., Montevergine 1980.

CDV, V = Codice Diplomatico Verginiano, vol. V, 1161-1169, (a cura di) Tropeano P. M., Montevergine 1981.

CDV, VI = Codice Diplomatico Verginiano, vol. VI, 1169-1176, (a cura di) Tropeano P. M., Montevergine 1982.

CDV, VIII = Codice Diplomatico Verginiano, vol. VIII, 1182-1188, (a cura di) Tropeano P. M., Montevergine 1984.

Rat. Dec. = Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV. Campania, (a cura di) Inguanez M., Mattei Cerasoli L., Sella P., Città del Vaticano 1942.

CARLEO C. (a cura di), Repertorio delle pergamene dell’Archivio Cavense. Periodo normanno: 1077-1194, Cava de' Tirreni 2007.

MONGELLI G. (a cura di), Regesto delle pergamene, vol. I (secc. X-XII), Roma 1956.

MONTEFUSCO A., Monografie per la storia di Avellino, Avellino 2011.

MUOLLO G., I monasteri benedettini, in Storia illustrata di Avellino e dell’Irpinia. Vol. II, Il Medioevo, (a cura di) E. Cuozzo, Pratola Serra 1996, pp. 401-416.

SCANDONE F., Storia di Avellino, vol. I, parte II, Avellino Longobarda, Napoli 1948a.

SCANDONE F., Storia di Avellino, vol. II, parte I, Avellino feudale. Avellino durante la dominazione dei Normanni (1077-1195), Napoli 1948b.

SCANDONE F., Storia di Avellino, vol. II, parte II, Avellino feudale. Avellino durante le dominazioni sveva-angioina-aragonese (1195-1500), Napoli 1950a.

SCANDONE F., Storia di Avellino, vol. III, Avellino moderna. Avellino durante il dominio spagnuolo, austriaco, borbonico e l’occupazione militare francese (1501-1815), Avellino 1950b.

TANZARELLA S. (a cura di), Dizionario storico delle diocesi. Campania, Palermo 2010.

VIOLANTE D., Avellino-Medioevo, Avellino 2011. ZIGARELLI G., Storia della cattedra di Avellino e de' suoi pastori…, vol. I, Napoli 1856.

Conservazione

Allo stato di rudere. Complesso monastico noto dalle fonti. Si conserva la base di quello che doveva essere il campanile, oggi inglobato nella Torre dell’Orologio, ed i ruderi della chiesa.

Intitolazione attuale

Chiesa di San Benedetto

Intitolazione storica

monasterio Sancti Benedicti (993)

Diocesi attuale

Avellino

Diocesi storica

Avellino


Contesto Insediativo

Descrizione

l’edificio sorgeva in quello che è l’attuale centro storico del comune di Avellino, all’incrocio tra Vicolo dell’Orologio e Vicolo dei Benedettini, nei pressi di Via del Seminario e della Piazza del Duomo, nella zona sud-occidentale della collina della “Terra”. La toponomastica attuale conserva traccia del complesso monastico, tanto che la zona è anche nota come “Ripa San Benedetto”. Parte delle strutture del monastero risultano obliterate dal Palazzo Cucciniello, adiacente alla Torre dell’Orologio, mentre i pochi ruderi superstiti sono stati circondati dalle costruzioni private edificate a seguito del terremoto del 1980.

Strutture precedenti

nel corso degli scavi effettuati poco dopo il 1980 vennero scoperte, proprio lungo il Vicolo dell’Orologio, delle rovine romane da cui probabilmente venne ricavato parte del materiale poi adoperato per l’edificazione del monastero. Ipotesi, questa, suffragata dal riutilizzo di una lapide romana, che potrebbe essere stata rinvenuta nella stessa zona, per la costruzione del campanile.

Abitato contemporaneo

il monastero si trovava all’interno delle mura longobarde nei pressi della Porta Maggiore, dalla quale partiva la via Salernitana. L’unico edificio religioso, segnalato dalle fonti e tuttora presente, nella zona è la Cattedrale, dedicata oggi all’Assunta, ma ricordato dalle fonti come “Santa Maria sedis Avellinensis”. Certo è il ruolo importante svolto dal monastero nella storia religiosa, economica e culturale della città, tanto che può essere considerato un vero e proprio polo di aggregazione, soprattutto dal XII-XIII secolo, per la popolazione del casale di San Benedetto, che sorgerà proprio nelle sue immediate vicinanze. Poco si sa, invece, di un suo diretto intervento nella fondazione del Monastero femminile di San Paolo e in quello maschile di San Leonardo.


Funzione

Funzione dell'edificio

Monastica

Descrizione

Cambiamento funzione: delle strutture del monastero restano solo i ruderi della chiesa abbaziale e del campanile, riutilizzato, dal XVII secolo, come base dell’attuale Torre dell’Orologio. Le altre zone del complesso religioso risultano obliterate dal Palazzo Cucciniello.

Galleria di immagini

Informazioni generali

Descrizione Fino al mille: fino all’XI secolo si può dare per certa la presenza della sola chiesa. Nelle fonti non si fanno cenni ad altri ambienti, che comunque dovevano essere presenti all’interno del complesso religioso.

Dopo il mille: dalle fonti si sa che almeno dal 1393, nel monastero è presente un chiostro, in precedenza mai menzionato; mentre il campanile viene citato per la prima volta nel 1533, ma non si possono avanzare ipotesi più precise per la sua datazione. Il monastero, almeno a partire dall’XI secolo, doveva essere dotato di due accessi: il principale, lungo Vicolo dei Benedettini, ed il secondario, nei pressi di quello che doveva essere il cimitero della congregazione monastica, come testimoniato dagli scheletri venuti alla luce durante gli scavi del 1966. Nei pressi di quest’ultimo ingresso doveva trovarsi il giardino, a cui si accedeva attraverso una scalinata composta da 8 gradini in pietra calcarea. Della chiesa, almeno stando alla descrizione fattane in un documento del 1369, sappiamo che si presentava a navata unica, con ingresso ad arco. Nel XIV secolo inizia la decadenza del complesso monastico, testimoniata dai numerosi atti di vendita di proprietà del monastero, che i vari abati, spesso lasciati soli a svolgere le loro funzioni, si sono trovati costretti a firmare per poter sostenere le varie spese di riparazione richieste dal precario stato di conservazione dell’edificio. Il monastero di San Benedetto viene, infine, soppresso nel 1452. Delle sue strutture sopravvive solo la chiesa abbaziale, trasformata in una delle sette parrocchie cittadine, mutamento, questo, che ne permise la conservazione per alcuni decenni, sebbene relegata ad un ruolo minore. Agli inizi del XVIII secolo la chiesa risultava distrutta e priva di copertura, a testimonianza del totale stato di abbandono vissuto negli ultimi anni.

Articolazione in sequenze

Sequenza I

Periodo I
EmptyData.png Architettura

Tipologia planimetrica

Pianta Longitudinale EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png EmptyData.png

Materiali e tecniche costruttive

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Installazioni liturgiche

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Sepolture

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Iscrizioni

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Datazione e giustificazion

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Interpretazione

Datazione e giustificazione critica

Allo stato attuale delle ricerche è impossibile avanzare una datazione sulla fondazione del monastero, che sicuramente era già operante nel X secolo, quando viene menzionato per la prima volta. Con la diffusione della peste ad Avellino, nel 1296, il monastero da sempre strettamente legato alle sorti della città, iniziò un veloce ed inarrestabile declino, conclusosi con la sua soppressione nel 1452 e conseguente trasformazione della chiesa abbaziale in semplice parrocchia. L’ultimo riferimento alla chiesa è datato al 1709, quando viene descritta come “diruita e scoperta”.

Datazione assoluta (14C, testi, iscrizioni): fonti

Interpretazione

funzione (rispetto alla proprietà e alla committenza): monastero indipendente. EmptyData.png



Informazioni sulla pubblicazione

Data mag 29, 2014
Autore scheda informatica Federico Marazzi Scheda Personale
Autore scheda cartacea Consuelo Capolupo
Stato di avanzamento della scheda 3. In corso di rilettura
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