AVELLA (AV), SS. Martiri Nazario e Celso
Dati
Topografia{{#display_map:40°57'27.85"N,14°35'34.89"E|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
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Regione | Campania |
Provincia | Avellino |
Comune | Avella |
C.A.P. | 83021 |
Indirizzo/Località | via Raffaello Sanzio, località San Nazzaro |
Toponimo | |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 40°57'27.85"N |
Longitudine | 14°35'34.89"E |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Bibliografia
AA.VV., La Campania paese per paese, vol. I, Firenze 199, pp. 174-175.
GALASSO G., I comuni dell’Irpinia, Atripalda 2005, pp. 32-34.
LIBERTINI G. (a cura di), Regii Neapolitani Archivi Monumenta. Documenti del Regio Archivio Napoletano, vol. V, 2011.
SANTANIELLO G., Nola, in Dizionario storico delle diocesi. Campania, (a cura di) S. Tanzarella, Palermo 2010, pp. 441-472.
R.N.A.M. V = Regii Neapolitani Archivi Monumenta, vol. 5, Napoli 1857.
Conservazione
in stato di rudere.
Intitolazione attuale
Santi Martiri Nazario e Celso
Intitolazione storica
Ecclesia Sancti Natihnariih (1087)
Diocesi attuale
Nola
Diocesi storica
Nola (Dioecesis Nolanus), fondata nel II secolo.
Contesto Insediativo
Descrizione
Avella sorge allo sbocco di un valico del Partenio, lungo la riva sinistra del fiume Clanio, al confine tra le province di Avellino e Napoli. L’edificio di culto, in un terreno di proprietà privata, è costeggiato, ad E da Via Raffaelle Sanzio, a 30 metri da via San Nazzaro.
Strutture precedenti
la presenza umana nel territorio avellano è accertata sin dalla preistoria, come attestato dalla scoperta, in località Mulino Sant’Antonio, di un insediamento del Neolitico finale e l’individuazione, in località Selvapiana, di un villaggio capannicolo di età eneolitica (III-II millennio a.C.). Al VII secolo si riferiscono le necropoli con tomba a fossa esplorate nelle contrade San Paolino e San Nazzaro, dove è venuta alla luce un’estesa necropoli con tombe a camera, di età sannitica (IV-III secolo a.C.). Alleatasi, come civitas foederata, con Roma nel 399 a.C., durante la guerra sociale (91-88 a.C.) Avella le rimase fedele, e pertanto, venne distrutta dai nolani. Successivamente i romani vi dedussero una colonia. A circa 300 metri dal rione San Pietro è situato l’Anfiteatro romano, del I secolo a.C., mentre in località Casale sono visibili alcuni monumenti funerari romani di età imperiale. I ruderi della chiesa di San Nazario si trovano a poca distanza proprio da un mausoleo romano.
Abitato contemporaneo
nel periodo in esame la città, ormai decaduta, anche in conseguenza del crollo dell’Impero romano, fu saccheggiata, prima nel 410, dai Visigoti di Alarico e poi nel 455 da Genserico, alla guida dei Vandali e degli Alari. Dopo essere stata dominio dei longobardi, che la munirono di fortificazioni e di un castello, il centro fu prima attaccato dai Saraceni (884) e poi dagli Ungari (937). Cominciò allora l’abbandono della città: i suoi abitanti si rifugiarono sui monti intorno alla Grotta di San Michele e sulla collina del castello. Nell’XI secolo, infine, Avella fu sottratta al dominio dei principi longobardi di Salerno dai conti normanni di Aversa che la concessero in feudo al cavaliere Turoldo Musca.
Funzione
Funzione dell'edificio
Santuario
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | Fino al mille: non si hanno informazioni sull’edificio di culto precedenti all’XI secolo.
Dopo il mille: nel corso del XX secolo sono crollati il soffitto a botte e le mura perimetrali. Si conserva unicamente l’abside che presenta tracce di affreschi di XVIII secolo, larga circa 4 metri, ed una porzione del muro N per circa 5 metri. L’edificio di culto, dall’orientamento E-O, non è visitabile, poiché edificato in un fondo di proprietà privata. Nelle sue immediate vicinanze è presente un piccolo edificio, utilizzato come stalla. |
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Articolazione in sequenze
Interpretazione
Datazione e giustificazione critica
assoluta (14C, testi, iscrizioni): edificio databile almeno agli inizi dell’XI. Mancano dati certi per anticiparne la cronologia.
Interpretazione
funzione (rispetto alla proprietà e alla committenza): chiesa di pertinenza della diocesi di Nola.
Confronti
Chiesa di Santa Marina, Avella Monastero di Sant’Angelo De Robeliana, Avella
Informazioni sulla pubblicazione
Data | gennaio 9, 2015 |
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Autore scheda informatica | Federico Marazzi Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Consuelo Capolupo |
Stato di avanzamento della scheda | 3. In corso di rilettura |
Affidabilità della scheda | {{#paper_quality:0. Media}} |