AVELLA (AV), S. Marina

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Dati

Topografia

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Nazione Italia
Regione Campania
Provincia Avellino
Comune Avella
C.A.P. 83021
Indirizzo/Località Via San Giovanni
Toponimo
Proprietario
Vincoli
Riferimenti cartografici
Particella catastale
Latitudine 40°57'44.37"N
Longitudine 14°35'57.47"E
Altitudine


Fonti storiche e identificazione

Bibliografia

AA.VV., La Campania paese per paese, vol. I, Firenze 199, pp. 174-175.

GALASSO G., I comuni dell’Irpinia, Atripalda 2005, pp. 32-34.

LIBERTINI G. (a cura di), Regii Neapolitani Archivi Monumenta. Documenti del Regio Archivio Napoletano, vol. V, 2011.

SANTANIELLO G., Nola, in Dizionario storico delle diocesi. Campania, (a cura di) S. Tanzarella, Palermo 2010, pp. 441-472.


R.N.A.M. V = Regii Neapolitani Archivi Monumenta, vol. 5, Napoli 1857.

Conservazione

l’edificio medievale è menzionato solo dalla fonte dell’XI secolo. L’attuale struttura risale al XVII secolo, ed ha subito ampliamenti e ristrutturazioni nel 1729, 1798, 1882.

Intitolazione attuale

Chiesa di Santa Marina

Intitolazione storica

Ecclesia Sancte Marine

Diocesi attuale

Nola

Diocesi storica

Nola (Dioecesis Nolanus), fondata nel III secolo.


Contesto Insediativo

Descrizione

Avella sorge allo sbocco di un valico del Partenio, lungo la riva sinistra del fiume Clanio, al confine tra le province di Avellino e Napoli.

Strutture precedenti

la presenza umana nel territorio avellano è accertata sin dalla preistoria, come attestato dalla scoperta, in località Mulino Sant’Antonio, di un insediamento del Neolitico finale e l’individuazione, in località Selvapiana, di un villaggio capannicolo di età eneolitica (III-II millennio a.C.). Al VII secolo si riferiscono le necropoli con tomba a fossa esplorate nelle contrade San Paolino e San Nazzaro, dove è venuta alla luce un’estesa necropoli con tombe a camera, di età sannitica (IV-III secolo a.C.). Alleatasi, come civitas foederata, con Roma nel 399 a.C., durante la guerra sociale (91-88 a.C.) Avella le rimase fedele, e, pertanto, venne distrutta dai nolani. Successivamente i romani vi dedussero una colonia. A circa 300 metri dal rione San Pietro è situato l’Anfiteatro romano, del I secolo a.C., mentre in località Casale sono visibili alcuni monumenti funerari romani di età imperiale. I ruderi della chiesa di San Nazario si trovano a poca distanza proprio da un mausoleo romano.

Abitato contemporaneo

nel periodo in esame la città, ormai decaduta, anche in conseguenza del crollo dell’Impero romano, fu saccheggiata, prima nel 410, dai Visigoti di Alarico e poi nel 455 da Genserico, alla guida dei Vandali e degli Alari. Dopo essere stata dominio dei longobardi, che la munirono di fortificazioni e di un castello, il centro fu prima attaccato dai Saraceni (884) e poi dagli Ungari (937). Cominciò allora l’abbandono della città: i suoi abitanti si rifugiarono sui monti intorno alla Grotta di San Michele e sulla collina del castello. Nell’XI secolo, infine, Avella fu sottratta al dominio dei principi longobardi di Salerno dai conti normanni di Aversa che la concessero in feudo al cavaliere Turoldo Musca.


Funzione

Funzione dell'edificio

Santuario


Galleria di immagini

Informazioni generali

Descrizione Fino al mille: non ci sono notizie dell’edificio precedenti all’XI secolo.

Dopo il mille: citata nel 1087 della chiesa iniziale non restano tracce. L’edificio attuale risale al XVII secolo, sebbene abbia subito ampliamenti e ristrutturazioni nel 1729, 1798, 1882. La facciata (Fig. 31), in stile barocco, è caratterizzata da un portale in pietra, un rosone centrale e cornici e lesene laterali. L’interno, a navata unica, ospita un monumentale altare in marmi policromi, il sarcofago del Cardinale D’Avanzo, un olio su tavola raffigurante il Cristo, opera di Decio Tramontano della fine del XVI secolo ed alcune tele settecentesche. La torre campanaria, a pochi metri dalla chiesa, si caratterizza per un basamento scarpato, finestroni archivoltati e terminazione a cuspide.

Articolazione in sequenze

Interpretazione

Datazione e giustificazione critica

assoluta (14C, testi, iscrizioni): edificio databile, secondo la fonte, gli inizi dell’XI secolo. La tradizione locale ne anticiperebbe la fondazione al VI secolo, ma mancano dati certi a sostegno di tale ipotesi.

Interpretazione

funzione (rispetto alla proprietà e alla committenza): chiesa di pertinenza della diocesi di Nola.

Confronti

Per le fonti:

Chiesa dei Santi Martiri Nazario e Celso, Avella Monastero di Sant’Angelo De Robeliana, Avella



Informazioni sulla pubblicazione

Data gennaio 9, 2015
Autore scheda informatica Federico Marazzi Scheda Personale
Autore scheda cartacea Consuelo Capolupo
Stato di avanzamento della scheda 3. In corso di rilettura
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