ASOLO (TV), S. Maria Assunta
Dati
Topografia{{#display_map:45.8018947,11.9133024|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
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Regione | Veneto |
Provincia | Treviso |
Comune | Asolo |
C.A.P. | 31011 |
Indirizzo/Località | Piazza San Pio X |
Toponimo | |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 45.8018947 |
Longitudine | 11.9133024 |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
La prima esplicita citazione della chiesa episcopale risale ad un momento in cui questa aveva ormai perso la propria funzione, ovvero nel diploma del 10 agosto 969, con il quale Ottone I donò al vescovo di Treviso, Rozone, il castello di Asolo con la chiesa dedicata alla Vergine che un tempo era stata sede vescovile (“ecclesia in honore beate Virginis Marie constructa, que olim caput episcopatus ipsius loci et domus esse videbatur”) (Ottonis I diplomata, n. 398).
Bibliografia
Conradi I, Heinrici I et Ottonis I diplomata, MGH, Diplomata Regum et imperatorum Germaniae, I, Berolini 1956.
P. FURLANETTO, Asolo, in G. CAVALIERI MANASSE (a cura di), Il Veneto nell’età romana, II, Note di urbanistica e di archeologia del territorio, Verona 1987, pp. 425-439.
S. LUSUARDI SIENA, Asolo, in A. CASTAGNETTI, G.M. VARANINI (a cura di), Il Veneto nel Medioevo. Dalla “Venetia” alla Marca Veronese, II, Verona 1989, pp. 292-294.
A.M. RIGONI, G. ROSADA, La rocca asolana nel pedemonte della Grapa (Treviso). Note interpretative delle emergenze archeologiche indagate negli anni 1984-88, in R. FRANCOVICH, M. MILANESE (a cura di), Lo scavo archeologico di Montarrenti e i problemi dell’incastellamento medievale. Esperienze a confronto, Firenze 1990, pp. 205-226.
A. SARTORETTO, Cronotassi dei vescovi di Treviso (569-1564), “Bollettino della diocesi di Treviso”, LVIII (1969), fasc. 7-8, numero monografico.
Conservazione
Non conservata in alzato. L'ubicazione è fatta coincidere con l'attuale Duomo, di impronta romanico-gotica con facciata inaugurata nel 1889.
Intitolazione attuale
S. Maria
Intitolazione storica
S. Maria
Diocesi attuale
Treviso
Diocesi storica
Asolo
Contesto Insediativo
Strutture precedenti
I ritrovamenti effettuati negli anni ’30 in corrispondenza del lato occidentale dell’edificio (una vasca quadrangolare con pareti in mattoni foderate di cocciopesto rivestite di lastre marmoree con una scaletta di accesso di tre gradini), sono stati ricollegati ad un impianto termale privato di età romana, successivamente riutilizzato come battistero (Furlanetto 1987, p. 432; Lusuardi Siena 1989, p. 292).
Funzione
Funzione dell'edificio
Cattedrale
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | L'ubicazione della chiesa, menzionata in un diploma di Ottone I del 969 quando aveva ormai già perso la sua funzione, è generalmente fatta coincidere con l'attuale Duomo. Ritrovamenti archeologici effettuati negli anni '30 sono stati interpretati come resti di un impianto termale romano successivamente riutilizzato come battistero. L'attuale Duomo è di impronta romanico-gotica. |
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Articolazione in sequenze
Sequenza I
Periodo I | |
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Architettura | |
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Materiali e tecniche costruttive | |
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Installazioni liturgiche | |
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Sepolture | |
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Iscrizioni | |
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Datazione e giustificazion | |
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Interpretazione
Datazione e giustificazione critica
La chiesa episcopale altomedievale viene citata nel Diploma di Ottone I del 969.
Confronti
L'impianto termale di età romana ritrovato vicino alla chiesa e riutilizzato come battistero, trova confronti con altri contesti, come ad esempio Vicenza (Lusuardi Siena 1989).
Altre Informazioni
Informazioni sulla pubblicazione
Data | gennaio 13, 2014 |
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Autore scheda informatica | Careuser Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Elisa Possenti |
Stato di avanzamento della scheda | 5. Scheda Verificata |
Affidabilità della scheda | {{#paper_quality:0. Media}} |