ASCOLI SATRIANO (FG), S. Reparata
Dati
Topografia{{#display_map:41.209453,15.561523|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
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Regione | Puglia |
Provincia | Foggia |
Comune | Ascoli Satriano |
C.A.P. | 71022 |
Indirizzo/Località | |
Toponimo | |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 41.209453 |
Longitudine | 15.561523 |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
- S. Borgia, Memorie istoriche della Pontificia Città di Benevento dal secolo VIII al secolo XVIII, 3 voll., Roma 1763-1769, rist. anast. Bologna s.d. (ma 1968), I, p. 279. - G. Cappelletti, Le Chiese d’Italia, dalla loro origine sino ai nostri giorni, 21 voll., Venezia 1844-1870, III, p. 35. - CSS=Chronicon Sanctae Sophiae, ed. J.-M. Martin, Roma 2000, I, 1 [4]; I, 2; I, 5. - S1=Italia Sacra, ed. F. Ughelli, Romae 1662, VIII, cc. 27 D28 A, 573 D-574 A, 582 A-C. - IS2= Italia Sacra, ed. F. Ughelli, N. Coleti, Venezia 1717-1722, 10 volumi, X-2, c. 423 C, 429 A-B. J.-M. Martin, E. Cuozzo, S. Gasparri, M. Villani, Regesti dei documenti dell’Italia meridionale (570-899), Roma 2002, 391, pp. 209-210.
Bibliografia
- J.-M. Martin, La Pouille du VIe au XIIe siècle, Paris-Rome 1993, p. 197. - V. Ficco, La Valle del Carapelle in età altomedievale: dati archeologici e fonti documentarie, in G. Volpe (a cura di), Storia e Archeologia Globale - 1, Bari 2015, pp. 43-54, in part. pp. 47-48, fig. 3.
Conservazione
Chiesa scomparsa, non identificata da resti materiali
Intitolazione storica
Santa Reparata
Diocesi attuale
Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano
Diocesi storica
Canosa?
Contesto Insediativo
Abitato contemporaneo
La chiesa era situata all’interno del gaio Fecline, localizzabile nel territorio di Ascoli Satriano (CSS, I,2; I,6; Martin 1993, pp. 196-197, n. 213, carte 7; cfr. anche Ficco 2015, pp. 47-50), dunque all’interno di una proprietà palatina beneventana in cui erano compresenti zone incolte e aree coltivate. In esso sorgevano anche la chiesa di San Mercurio, San Pietro ad Aqua Sancta, Santo Stefano
Funzione
Funzione dell'edificio
Devozionale
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | La chiesa di Santa Reparata è citata in due documenti, risalenti al 774, contenuti nel Chronicon Sanctae Sophiae. Si tratta di due praecepta oblationis emanati da Arechi II a favore del monastero di Santa Sofia di Benevento: oggetto della donazione, come indica il primo documento (CSS, I, 2), è appunto la chiesa di Santa Reparata, ubicata nel gaio Fecline, con la terra che il sacerdote deteneva senza concessione del Palazzo (“…. ecclesiam S(an)c(t)e Reparate, que in ipso gaio posita est, n(ost)ra v(er)o potestas concessit in mona(sterio) S(an)c(t)e Sophie territorio quantum p(res)b(yte)r ipsius ęccl(esi)ę sine palatii concessione tenebat”); nel secondo documento, in cui la Chiesa di Santa Reparata è elencata a seguito di una serie di possedimenti concessi da Arechi II allo stesso monastero, ubicati nel territorio di Siponto (CSS, I, 5), si precisa l’estensione dell’appezzamento di terra offerto a Santa Sofia, pari a 100 modii. |
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Articolazione in sequenze
Interpretazione
Interpretazione
In base al documento, il sacerdote di Santa Reparata gestiva, senza autorizzazione palatina, una proprietà di 25 ettari (calcolando che il modius equivaleva ad ¼ di ettaro).
Informazioni sulla pubblicazione
Data | dicembre 5, 2015 |
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Autore scheda informatica | Roberta Giuliani Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Roberta Giuliani |
Stato di avanzamento della scheda | 2. In corso di revisione |
Affidabilità della scheda | {{#paper_quality:0. Media}} |