ARCO (TN), S. Valentino
Dati
Topografia{{#display_map:45.906943,10.900921|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
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Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Comune | Arco |
C.A.P. | 38062 |
Indirizzo/Località | Fraz. Vignole |
Toponimo | |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 45.906943 |
Longitudine | 10.900921 |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
La chiesa è documentata negli atti visitali del 1537 (capella Sancti Valentini in villa Vignolae; Cristoforetti 1989, p. 207)
Fonti archeologiche
Un limitato sondaggio archeologico è stato effettuato durante il restauro dell'edificio nel 2003.
Bibliografia
CDL = Codex diplomaticus Langobardiae, “Historia Patriae Monumenta”, XIII Torino 1873.
P. CHISTÉ, Epigrafi trentine dell’età romana, Rovereto (TN) 1971.
G. CRISTOFORETTI, La visita pastorale del cardinale Bernardo Clesio alla diocesi di Trento 1537-1538, Bologna 1989.
A. GARZETTI (a cura di), Inscriptiones Italiae, vol. X, regio X, fasciculus V - Brixia III, Roma 1986.
F. MARTINELLI, M. RONCHINI, M. VIARO, La vecchia Maza, Arco (TN) 2009.
B. MAURINA, Lastra di pluteo decorato, in B. MAURINA, E. SORGE (a cura di), Orsi, Halbherr, Gerola. L’archeologia italiana nel Mediterraneo, Rovereto (TN) 2010, p. 54.
L. NICOLODI, Sei secoli di scultura lapidea in Trentino Alto Adige (VIII-XIII), tesi di laurea, Accademia di Belle Arti di Venezia, a.a. 2003-2004, relatrice prof. G. Vallese.
B. PASSAMANI, Ignoti resti di scultura trentina, “Studi Trentini di Scienze Storiche”, XLI (1962), p. 380.
L. SCHIAPARELLI, I diplomi di Ugo e di Lotario di Berengario II e di Adalberto, Roma 1924.
R. TURRINI, San Valentino a Vignole, in R. CODROICO, M.L. CROSINA, M. GRAZIOLI, F. MARTINELLI, F. ODORIZZI, M. POIAN, R. TURRINI (a cura di), Ecclesiae. Le chiese nel Sommolago, Arco (TN) 2000, pp. 242-243.
Conservazione
In alzato (fase post-medievale)
Intitolazione attuale
S. Valentino
Diocesi attuale
Trento
Contesto Insediativo
Descrizione
La chiesa sorge poco distante dal paese, in posizione isolata sul conoide del Salon e del Salonzel. Nei pressi passa la strada della Maza che, secondo antichi tracciati, collegava l’Oltresarca con Nago (Martinelli, Ronchini, Viaro 2009, pp. 9-10). Dalla zona proviene un’iscrizione romana di Lucius Tenainus recuperata alla metà del XIX secolo (Chisté 1971, n. 130, tav. 64, fig. 110, p. 188; Garzetti 1986, n. 1052, p. 528), mentre all’esterno dell’edificio, in corrispondenza dell’angolo N-W, fino a poco tempo fa era posizionato un sarcofago in pietra calcarea rosa di Laghel (2,28 x 1,18 x 1 m; Chisté 1971, n. 163, tav. 82, figg. 134-136, p. 206; Garzetti 1986, n. 1071, pp. 538-539) che Ambrogio Franco indica traslato dalla chiesa Collegiata di Arco, dove stava originariamente, impiegato come base dell’altare maggiore (Turrini 2000, p. 242).
Funzione
Funzione dell'edificio
Non specificata
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | Un lacerto murario orientato N-S che si appoggia alla fondazione del perimetrale S è emerso all’interno del sondaggio effettuato nel 2003. Ciò ha fatto pensare ad un elemento di divisione interna. Nessun altro elemento, tuttavia, aiuta a ricostruire una planimetria: possiamo solo ipotizzare che il corpo centrale sia l’elemento più antico. La chiesa, nella forma post medievale, è orientata con l’abside a E e ha forme semplici, frutto dei diversi lavori di ampliamento: all’aula si aggiungono i volumi delle cappelle laterali, della sagrestia e del vano di servizio sul lato S e il campanile sul lato N. La riconsacrazione avvenne nel 1636. Negli atti visitali si accenna anche all’uso cimiteriale dell’area esterna, perdurato almeno fino alla visita del 1839. |
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Articolazione in sequenze
ELEMENTI DECONTESTUALIZZATI
Lista degli oggetti
Nella facciata W dell’attuale edificio, sopra la porta, è murata una lastra decorata a intreccio, databile al IX secolo. Doveva essere murata in uno dei perimetrali della chiesa anche la lastra decorata con quattro figure animali attualmente conservata al Museo Civico di Rovereto (Maurina 2010, p. 54). A Vignole inoltre, poco distante dalla struttura, sorge un’edicola sacra in cui è inglobato un capitello altomedievale, che forse anche proviene da S. Valentino (Passamani 1962, p. 380; Nicolodi 2003-2004).
Interpretazione
Datazione e giustificazione critica
Non ci sono dati certi per affermare che a Vignole sorgesse una chiesa nel IX secolo in quanto, usando la dovuta cautela, i frammenti lapidei potrebbero avere provenienza alloctona. L’attestazione della località nel X secolo, la posizione su una strada antica, l’intitolazione a san Valentino però lasciano ipotizzare che la struttura attuale possa sorgere su un’area occupata precedentemente da un edificio di culto altomedievale al momento non riconoscibile.
Altre Informazioni
Informazioni sulla pubblicazione
Data | 2020/01/29 |
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Autore scheda informatica | Careuser Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Michele Dalba |
Stato di avanzamento della scheda | 4. Scheda non Verificata |
Affidabilità della scheda | {{#paper_quality:0. Media}} |