ALTAVILLA IRPINA (AV), S. Martino
Dati
Topografia{{#display_map:40°46'55.49"N,15°13'0.26"E|width=400|height=300|service=osm|zoom=18}} | |
Nazione | Italia |
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Regione | Campania |
Provincia | Avellino |
Comune | Altavilla Irpina |
C.A.P. | 83011 |
Indirizzo/Località | Monte Toro |
Toponimo | |
Proprietario | |
Vincoli | |
Riferimenti cartografici | |
Particella catastale | |
Latitudine | 40°46'55.49"N |
Longitudine | 15°13'0.26"E |
Altitudine |
Fonti storiche e identificazione
Fonti storico-epigrafiche
1308-1310: “Clerici S. Martini solverunt tar. XVI½” (Rat. Dec., n. 4685)
Bibliografia
AA.VV., La Campania paese per paese, vol. I, Firenze 1997, pp. 55-59.
COLUCCI PESCATORI G., Abellinum e l’alta valle del Sabato tra tardo-antico e alto Medioevo, in Storia illustrata di Avellino e dell’Irpinia. L’Irpinia Antica, vol. I, (a cura di) G. Pescatori Colucci, E. Cuozzo, F. Barra, Pratola Serra 1996a, pp. 193-208.
FARIELLO M., LAMBERT C., Il territorio di Abellinum in età tardoantica e altomedievale: dati archeologici e documenti epigrafici, in La Campania tra tarda antichità e alto medioevo. Ricerche di archeologia del territorio, (a cura di) C. Ebanista, M. Rotili, Cimitile 2009, pp. 49-73.
GALASSO G., I comuni dell’Irpinia. Storia, arte, monumenti, Avellino 2005, pp. 17-19.
LEPORE C., TIRONE D., Benevento, in Dizionario storico delle diocesi. Campania, (a cura di) S. Tanzarella, Palermo 2010, pp. 193-224.
Rat. Dec. = Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV. Campania, (a cura di) Inguanez M., Mattei Cerasoli L., Sella P., Città del Vaticano 1942.
Conservazione
allo stato di rudere
Intitolazione attuale
San Martino
Intitolazione storica
S. Martini (1308-1310)
Diocesi attuale
Arcidiocesi di Benevento
Diocesi storica
Beneventanus, eretta nel III-IV secolo ed elevata ad Arcidiocesi nel 969.
Contesto Insediativo
Descrizione
il comune di Altavilla Irpina, al confine tra le provincie di Avellino e Benevento, si snoda su tre colli dominanti il corso dei torrenti Vellola e San Giulio. L’origine del borgo risale al XII secolo, sebbene il primitivo centro fosse già munito di una cinta muraria e protetto da un castello. La chiesa di San Martino sorge sull’altura del Monte Toro che domina la valle, in posizione decentrata rispetto al nucleo del comune.
Strutture precedenti
la zona risulta essere stata frequentata fin dalla preistoria. Tra i rinvenimenti più antichi si può ricordare quello in località Tufara, riferibile ad una comunità neo-eneolotica (III-II millennio a.C.); altre scoperte di rilievo sono state effettuate nelle località Pingera, Sassano, Spilacito, Campo dei Santi, Belvedere e Monte Toro. Tracce di abitati rurali, inoltre, sono presenti nel resto del territorio comunale: la loro distribuzione lascia presupporre l’esistenza di una serie di collegamenti viari, solo in parte individuabili. In località Belvedere sono venute alla luce delle strutture murarie pertinenti ad ambienti di una villa, legate ad alcune sepolture (IV-VI secolo), con tombe del tipo a cassa di tegole e copertura “alla cappuccina”. Poco distante, in località Ortolano, è emersa una serie di strutture pertinenti ad un impianto artigianale costituito da fornaci, con annessa vasca di decantazione con pareti rivestite in cocciopesto ed un pozzo cisterna. Il rinvenimento di una grande quantità di frammenti fittili e nuclei di terracotta ha permesso di ipotizzarne l’utilizzo per la produzione dei mattoni in età tardo-romana. Allo stesso orizzonte cronologico si riferiscono le attestazioni di materiale ceramico in fase con il contesto. Lungo le pendici settentrionali del Monte Toro, infine, sono state intercettate tracce di strutture murarie di epoca romana, mentre le sequenze stratigrafiche hanno restituito abbondante materiale ceramico databile tra il I e il II secolo d.C. Il protrarsi dell’occupazione del sito è testimoniato dal ritrovamento di una sepoltura sconvolta, in lastroni di tufo, tipologia diffusa nel territorio dal periodo tardo antico all’alto medioevo.
Abitato contemporaneo
i dati archeologici permettono di accertare la continuità d’uso, almeno fino al VI-VII secolo d.C., per la fornace in località Ortolano. In questo orizzonte cronologico può essere inserita l’edificazione della chiesetta di San Martino sul Monte Toro, impiantata su un precedente insediamento rurale romano.
Funzione
Funzione dell'edificio
Santuario
Galleria di immagini
Informazioni generali
Descrizione | Fino al mille: la chiesa sarebbe stata fondata tra il VI e il VII secolo, sebbene nell’impianto attuale non ci siano tracce della primitiva struttura. Dopo il mille: il complesso religioso si presenta in completo stato di abbandono ed in parte obliterato dalla fitta vegetazione. I tre corpi di fabbrica che lo compongono, dall’orientameto E-O, sono in gran parte privi di copertura ed utilizzati come discarica. Nelle strutture sono individuabili numerosi interventi edilizi successivi, come l’inserimento di porte in legno e l’impiego di mattoni di recente fattura, utilizzati per le coperture. Le murature si caratterizzano per l’impiego di grossi elementi irregolari di pietra locale alternati a laterizi, mentre per gli stipiti delle porte sono stati utilizzati blocchi ben lavorati. |
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Articolazione in sequenze
Interpretazione
Datazione e giustificazione critica
da analisi stilistica (pianta, stile, altro): alto-medievale
Interpretazione
Chiesa santuariale.
Informazioni sulla pubblicazione
Data | settembre 24, 2014 |
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Autore scheda informatica | Federico Marazzi Scheda Personale |
Autore scheda cartacea | Consuelo Capolupo |
Stato di avanzamento della scheda | 3. In corso di rilettura |
Affidabilità della scheda | {{#paper_quality:0. Media}} |